Il ponte dell’Immacolata si conferma un appuntamento cruciale per il settore turistico italiano, un vero e proprio banco di prova in vista delle festività natalizie. Quest’anno, con l’8 dicembre che cade strategicamente di lunedì, saranno ben 13,9 milioni gli italiani che si concederanno una vacanza, un dato che testimonia una forte voglia di viaggiare e riscoprire le bellezze del nostro Paese. I dati, emersi da un’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, delineano uno scenario decisamente positivo, con un giro d’affari che raggiungerà la cifra considerevole di 8,8 miliardi di euro.
Un’analisi più approfondita dei flussi turistici rivela che la maggior parte dei vacanzieri si metterà in viaggio nelle giornate di venerdì 5 dicembre (6,5 milioni di persone) e sabato 6 dicembre (4,9 milioni). La durata media del soggiorno si attesterà sulle 4,2 notti, un lasso di tempo ideale per staccare dalla routine quotidiana e immergersi in nuove atmosfere.
L’Italia resta la regina delle destinazioni
Ancora una volta, il Belpaese si conferma la meta prediletta dalla stragrande maggioranza dei viaggiatori: l’87,9% degli italiani ha scelto di rimanere entro i confini nazionali, a testimonianza di un legame profondo con il proprio territorio e del desiderio di esplorarne le infinite ricchezze. È interessante notare come quasi la metà di questi, il 46,5%, si muoverà addirittura all’interno della propria regione di residenza, privilegiando un turismo di prossimità.
Le preferenze dei turisti italiani si concentrano principalmente su:
- Località d’arte: scelte dal 43% dei viaggiatori, attratti dal patrimonio artistico e culturale unico al mondo.
- Montagna: con il 26,5% delle preferenze, complici le prime nevicate e l’apertura degli impianti sciistici.
- Località di mare: che attirano il 18,7% dei vacanzieri, desiderosi di godere della tranquillità della costa in bassa stagione.
A seguire troviamo le località termali (7,2%) e i laghi (0,9%). Per quel 12,1% che invece opterà per l’estero, le grandi capitali europee rimangono la scelta prioritaria (85,8%).
Spesa media e abitudini di soggiorno
La spesa media pro capite per questo ponte si attesterà sui 635 euro, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti. Questo dato presenta una differenziazione significativa tra chi rimarrà in Italia (552 euro) e chi varcherà i confini nazionali (1.234 euro). La ripartizione del budget vede al primo posto le spese per i pasti (27,7%), seguite da quelle per il viaggio (24,5%), l’alloggio (22%) e infine lo shopping (12,2%).
In termini di alloggio, l’albergo o il villaggio turistico si confermano la scelta preferita da quasi un italiano su tre (30,4%), alla ricerca di comfort e relax. Seguono la sistemazione presso case di parenti e amici (24,1%) e i bed & breakfast (20,2%).
Un trend in fortissima crescita è quello legato ai mercatini natalizi: ben il 61,3% dei viaggiatori ha dichiarato che la visita a queste manifestazioni tradizionali rappresenta una delle principali motivazioni della vacanza. Questo dato sottolinea come l’atmosfera magica del Natale sia un potente motore per il turismo interno.
Le voci istituzionali: ottimismo con un velo di preoccupazione
Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi, ha commentato i dati con un cauto ottimismo: “I dati rilevati dalla nostra indagine ci restituiscono uno scenario luminoso, apparentemente rassicurante, soprattutto in previsione delle festività Natalizie”. Bocca ha sottolineato come il calendario favorevole abbia giocato un ruolo determinante, ma non ha nascosto le preoccupazioni: “Non possiamo trascurare il fatto che, accanto a milioni di italiani che si metteranno in movimento, vi sarà una parte consistente del Paese costretta a rimanere a casa per il Ponte a causa dell’aumento del costo della vita”. Infatti, per il 46% di chi non partirà, la motivazione è di natura economica.
Entusiasta il commento della Ministra del Turismo, Daniela Santanchè: “Il Ponte dell’Immacolata 2025 sarà una vera festa per il turismo italiano: rispetto al 2023, gli italiani che scelgono di spostarsi crescono del +4,5% e il giro d’affari è in aumento addirittura del 97%”. La Ministra ha interpretato questi “numeri straordinari” come il frutto di una “voglia ritrovata di esplorare la nostra Nazione” e del concreto impegno del Governo e del Ministero nel valorizzare il settore.
