Le piazze finanziarie del Vecchio Continente archiviano una giornata di scambi all’insegna della cautela ma con un’intonazione complessivamente positiva, in un clima di attesa per le prossime mosse della Federal Reserve. Gli operatori di mercato, infatti, sembrano scontare con crescente convinzione un imminente taglio del costo del denaro nella riunione della banca centrale statunitense prevista per la prossima settimana, una prospettiva che infonde fiducia nei listini azionari. L’indice paneuropeo Stoxx 600 ha segnato un progresso superiore a un quarto di punto percentuale, trainato principalmente dalla performance brillante dei titoli tecnologici e da quelli legati al comparto energetico.

Le Performance delle Singole Piazze Europee

Analizzando le performance dei singoli mercati, emerge un quadro variegato ma tendenzialmente rialzista. La Borsa di Madrid si è distinta con un robusto guadagno del +1,25%, seguita da Piazza Affari che ha messo a segno un solido +0,76%. Più contenuti i rialzi di Francoforte (+0,4%) e Parigi (+0,3%), mentre Londra ha mostrato una certa debolezza, chiudendo con una variazione marginalmente negativa del -0,05%.

Il Rally di Stellantis a Piazza Affari

A Milano, i riflettori sono stati puntati su Stellantis, protagonista di un vero e proprio rally che ha portato il titolo a guadagnare un impressionante +7,25%. A innescare la corsa agli acquisti sono state due notizie chiave. Da un lato, la banca d’affari svizzera UBS ha migliorato la sua raccomandazione sul titolo, portandola a “buy” (acquistare) dal precedente “neutral”, e ha alzato il prezzo obiettivo a 12 euro. Dall’altro, il mercato ha accolto con favore la prospettiva di un allentamento degli standard energetici per le automobili sul mercato statunitense, un fattore che potrebbe favorire significativamente le attività del gruppo automobilistico in Nord America.

Sulla scia dell’entusiasmo per il settore tecnologico, anche Stm ha registrato un’ottima performance, chiudendo con un rialzo del +4,3%. Bene anche Saipem (+2,3%) nel comparto energetico. Tra i titoli bancari, si segnala il recupero di Mps (+2,35%), che rimane sotto osservazione per le vicende legate all’inchiesta della Procura di Milano sulla scalata di Mediobanca (+2%). In controtendenza, invece, si sono mossi titoli come Buzzi (-1,35%) e Italgas (-1,34%), penalizzati dalle vendite.

Stabilità sul Fronte Obbligazionario e Valutario

Sul mercato obbligazionario, lo spread tra i BTP decennali italiani e i Bund tedeschi ha mostrato un leggero restringimento, attestandosi a 70,4 punti base. In calo anche il rendimento del titolo di Stato italiano a dieci anni, che è sceso al 3,44%. Per quanto riguarda il mercato dei cambi, l’euro ha mostrato segnali di apprezzamento nei confronti del dollaro, con la moneta unica scambiata a 1,1643 sul biglietto verde.

Materie Prime: Gas in Calo, Petrolio in Rialzo

Focus sul Prezzo del Gas

Nel settore delle materie prime, il prezzo del gas naturale ha continuato la sua discesa, scendendo sotto la soglia dei 28 euro per megawattora. A influenzare questa dinamica è stata l’intesa raggiunta nel trilogo tra il Consiglio Ue e il Parlamento europeo sul nuovo regolamento che mira a eliminare gradualmente le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) dalla Russia. L’accordo politico prevede uno stop definitivo all’import di gas russo entro la fine del 2027, una mossa strategica per aumentare l’indipendenza energetica dell’Unione Europea.

Andamento del Petrolio

In controtendenza il mercato petrolifero, che ha visto i prezzi salire. Il WTI (West Texas Intermediate) ha registrato un incremento del +1,2%, avvicinandosi ai 60 dollari al barile, mentre il Brent è salito del +1%, superando i 63 dollari al barile. A sostenere le quotazioni contribuiscono le tensioni geopolitiche e le aspettative sulla domanda globale.

Di atlante

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