Milano – Il gruppo A2A ha presentato ufficialmente il suo primo Piano di Transizione Climatica, un documento strategico che segna un’accelerazione decisa nel percorso verso la neutralità climatica. Con l’obiettivo finale del Net Zero entro il 2050, la multiutility ha delineato una roadmap dettagliata che poggia su investimenti massicci, target ambientali ambiziosi e un forte impegno verso una transizione equa e sostenibile. Al centro della strategia vi sono 7 miliardi di euro di investimenti dedicati entro il 2035 alle principali leve della decarbonizzazione.
Una Strategia a Due Pilastri: Transizione Energetica ed Economia Circolare
Il piano si articola su due pilastri fondamentali: la transizione energetica e l’economia circolare. Una quota significativa degli investimenti, pari a 5 miliardi di euro, sarà destinata alla transizione energetica, mentre i restanti 2 miliardi andranno a sostenere e potenziare l’economia circolare. Complessivamente, il piano prevede investimenti ammissibili secondo i criteri della Tassonomia Europea per ben 17 miliardi di euro entro il 2035.
Le leve operative per raggiungere questi traguardi sono chiare e definite:
- Potenziamento delle rinnovabili: Un forte impulso verrà dato alla produzione di energia da fonti rinnovabili, come eolico e fotovoltaico, per elettrificare i consumi in modo sostenibile.
- Efficienza energetica: Sviluppo di tecnologie innovative per ottimizzare i consumi e ridurre gli sprechi.
- Economia Circolare: Valorizzazione dei rifiuti come materia prima seconda o come fonte di energia, riducendo l’impatto ambientale e promuovendo un modello di sviluppo circolare.
- Teleriscaldamento: Ampliamento e potenziamento delle reti di teleriscaldamento, sfruttando anche il recupero di calore di scarto da processi industriali e, in prospettiva, dai data center.
Obiettivi di Decarbonizzazione e Riduzione delle Emissioni
Il piano stabilisce una traiettoria di decarbonizzazione chiara e misurabile, con tappe intermedie sfidanti. Rispetto ai livelli del 2017, A2A si impegna a:
- Ridurre le emissioni dirette (Scope 1) del 50% entro il 2035.
- Aumentare tale riduzione all’80% entro il 2040.
L’obiettivo finale è una riduzione di almeno il 90% della carbon footprint complessiva (emissioni dirette e indirette) lungo l’intera catena del valore entro il 2050, rispetto ai valori del 2023. Le emissioni residue saranno compensate tramite crediti di rimozione certificati. Un target specifico riguarda le emissioni Scope 2, legate all’acquisto di energia, che verranno azzerate già entro il 2026. Grazie a queste azioni, si stima che tra il 2024 e il 2035 verranno evitate emissioni per 53 milioni di tonnellate di CO₂.
Le Parole dei Vertici: Visione e Responsabilità
Il Presidente di A2A, Roberto Tasca, ha sottolineato l’urgenza di agire: “La mitigazione dei cambiamenti climatici rappresenta una condizione imprescindibile per la stabilità dei sistemi ambientali, sociali ed economici”. Tasca ha evidenziato come i costi dell’inazione potrebbero essere enormi, citando stime che parlano di 1.200 trilioni di euro, quasi il doppio degli investimenti necessari per rispettare gli Accordi di Parigi. Ha inoltre rimarcato il ruolo cruciale dei piani di transizione aziendali per mobilitare capitali, valutare rischi, creare opportunità e rafforzare la fiducia dei mercati.
L’Amministratore Delegato, Renato Mazzoncini, ha ribadito la coerenza della strategia: “La crisi climatica richiede visione, coerenza e la capacità di agire con responsabilità nel lungo periodo. Il nostro obiettivo è chiaro: raggiungere il Net Zero su tutti gli Scope emissivi entro il 2050”. Mazzoncini ha spiegato che il piano amplia la visione del gruppo oltre l’orizzonte del Piano Industriale al 2035, con la consapevolezza che traiettorie e azioni andranno costantemente aggiornate in base all’evoluzione degli scenari. Ha anche menzionato sfide emergenti come la crescente domanda energetica dei data center, che richiederà soluzioni per garantire un carico di energia costante e decarbonizzato, ad esempio attraverso tecnologie di cattura della CO₂ (CCS).
Una Transizione Giusta (“Just Transition”)
Un elemento qualificante del piano è l’attenzione alla “Just Transition”. A2A si impegna a non lasciare indietro nessuno nel percorso di decarbonizzazione. È previsto un importante programma di reskilling e upskilling per tutto il personale delle centrali termoelettriche, assicurando una transizione equa e inclusiva per i lavoratori coinvolti nell’evoluzione del mix energetico. Questo impegno si estende anche al dialogo con i territori, attraverso iniziative di ascolto e formazione rivolte a cittadini, imprese e scuole.
Finanza Sostenibile e Prospettive Future
Il piano sarà supportato da una solida strategia di finanza sostenibile. A2A, già pioniere con l’emissione del primo Green Bond e del primo Blue Bond in Italia, punta a portare la quota di debito ESG (Environmental, Social, Governance) al 100% entro il 2035, rispetto all’attuale 82%. Il documento strategico è concepito come uno strumento dinamico, che verrà aggiornato annualmente in parallelo con il Piano Industriale per adattarsi ai cambiamenti degli scenari energetici e macroeconomici.
