LONDRA – Un pollice alzato dal letto d’ospedale e un messaggio carico di speranza per il futuro. Così Billy Gilmour, metronomo del centrocampo del Napoli, ha voluto rassicurare i suoi tifosi dopo il delicato intervento chirurgico a cui si è sottoposto nella giornata di ieri a Londra. L’operazione, resasi necessaria per risolvere una fastidiosa pubalgia che lo tormentava da settimane, è tecnicamente riuscita, ma costringerà il talentuoso regista scozzese a un lungo stop. Per Antonio Conte, già alle prese con un’infermeria affollata, si tratta di una tegola pesantissima in un momento cruciale della stagione.
L’OPERAZIONE E I TEMPI DI RECUPERO
L’intervento è stato eseguito presso il prestigioso Wellington Hospital di Londra dal professor Ernst Schilders, un luminare nel trattamento di questa tipologia di infortuni, assistito dal dottor Gennaro De Luca, membro dello staff medico del club partenopeo. La decisione di finire sotto i ferri è arrivata dopo un periodo di consulti tra l’Italia e l’Inghilterra, in seguito all’aggravarsi del dolore che aveva costretto Gilmour a dare forfait nell’ultimo match giocato contro il Como lo scorso 1° novembre. Le terapie conservative, inizialmente tentate, non hanno dato i frutti sperati, rendendo l’opzione chirurgica l’unica via percorribile per una risoluzione definitiva del problema.
I tempi di recupero si preannunciano non brevi. Le stime parlano di uno stop che potrebbe variare dai 45 giorni alle otto settimane, con un rientro in campo previsto non prima dell’inizio di febbraio 2026. Questo significa che Gilmour salterà un intenso ciclo di partite, che comprende impegni cruciali in Serie A, le ultime decisive gare della fase a gironi di Champions League e la Supercoppa Italiana.
LE PAROLE DI GILMOUR E L’EMERGENZA A CENTROCAMPO
Nonostante la lunga assenza che lo attende, lo scozzese non ha perso il sorriso e la determinazione. Attraverso un post sul suo profilo Instagram, corredato da una foto che lo ritrae nel letto della clinica, ha condiviso il suo stato d’animo: “L’inizio della strada verso la guarigione dopo un intervento chirurgico riuscito. Dopo un periodo di fastidio che mi portava dolore, abbiamo lavorato con specialisti per trovare il momento giusto per sottoporci alle cure e aiutarmi a lasciarmi alle spalle questo problema. Mi mancheranno i giorni delle partite e i tifosi dal centro del campo per un po’, ma sono già impaziente di tornare in campo e concentrarmi sul viaggio che mi aspetta. Ci vediamo presto, restate allegri”. Un messaggio che ha raccolto l’affetto di compagni e tifosi, tra cui spiccano i messaggi di vicinanza di Kevin De Bruyne e Alessandro Buongiorno, anche loro reduci da infortuni.
L’assenza di Gilmour si aggiunge a quelle, altrettanto pesanti, di Frank Anguissa e Kevin De Bruyne, creando una vera e propria emergenza nel cuore del gioco di Antonio Conte. Il centrocampista camerunense è alle prese con una lesione di alto grado al bicipite femorale e il suo rientro è previsto per fine gennaio, mentre per il fantasista belga, operatosi per un problema simile, i tempi saranno ancora più lunghi, con un possibile ritorno in campo non prima di marzo. Con il reparto mediano ridotto all’osso, il tecnico salentino sarà costretto a reinventare la squadra e a dare fondo a tutte le risorse della rosa in attesa del mercato di gennaio, dove un intervento della società per puntellare il centrocampo appare ora più che mai una necessità impellente.
LE PARTITE CHE SALTEÀ
Il calendario che attende il Napoli nei prossimi due mesi è fitto di impegni di alto livello. Gilmour sarà costretto a guardare dalla tribuna numerose sfide cruciali. Tra queste, in campionato, spiccano i big match contro Juventus, Lazio, Inter e le trasferte insidiose contro Udinese e Verona. In ambito europeo, salterà le decisive partite di Champions League contro Benfica e Chelsea, oltre agli ottavi di Coppa Italia e alla Supercoppa Italiana in programma a dicembre. Un’assenza che peserà non solo dal punto di vista numerico, ma soprattutto per la qualità e la visione di gioco che il regista scozzese garantisce alla manovra azzurra.