Roma – Una sinergia senza precedenti tra alta tecnologia, prestazioni estreme e servizio alla comunità. L’Arma dei Carabinieri ha presentato oggi, presso il Comando Generale di Roma, la nuova Maserati MC20 Cielo che entra a far parte della sua flotta. Non si tratta di un veicolo destinato al pattugliamento o all’inseguimento, bensì di un mezzo speciale con una missione di altissimo valore sociale: il trasporto urgente di organi e sangue. Questa iniziativa, frutto della consolidata collaborazione con il gruppo Stellantis, segna un momento storico: è la prima volta che una vettura del Tridente veste ufficialmente la livrea istituzionale dell’Arma.
Una cerimonia per un’alleanza strategica
La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza del Comandante Generale dell’Arma, il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Luongo, e dei vertici di Stellantis, tra cui l’Amministratore Delegato Antonio Filosa. L’evento ha suggellato una partnership che mira a dotare i Carabinieri di mezzi sempre più avanzati per rispondere alle esigenze operative più critiche. “L’utilizzo di questa vettura rappresenta un ulteriore passo avanti nella capacità dell’Arma di intervenire in modo rapido, sicuro e puntuale in situazioni di particolare emergenza che richiedono tempi di risposta minimi”, ha dichiarato il Comandante Luongo. “L’affidabilità operativa di questi veicoli diventa dunque strumento essenziale per salvare vite, e quando parliamo di salvare vite parliamo della missione più alta che ci viene affidata”.
Insieme alla Maserati, è stata consegnata anche una nuova Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, che rinnova il legame storico tra il marchio del Biscione e l’Arma, iniziato nel secondo dopoguerra. Se la Giulia rappresenta la continuità di una tradizione di “Gazzelle” veloci e affidabili, la MC20 Cielo segna l’inizio di un nuovo capitolo, portando le prestazioni di una vera supercar al servizio delle missioni salvavita.
Le caratteristiche tecniche della Maserati “salvavita”
La Maserati MC20 Cielo, denominata per l’occasione “MCPura”, non è una semplice auto di rappresentanza. È un concentrato di ingegneria e design italiano, appositamente allestito per il suo delicato compito. Le specifiche tecniche sono impressionanti e fondamentali per la tipologia di servizio che andrà a svolgere:
- Motore: Il cuore pulsante è il V6 Nettuno biturbo da 3.0 litri, capace di erogare 630 CV di potenza. Questa motorizzazione, derivata da tecnologie della Formula 1, garantisce accelerazioni fulminee (da 0 a 100 km/h in circa 2.9 secondi) e una velocità massima superiore ai 320 km/h, fattori cruciali per ridurre al minimo i tempi di trasporto.
- Telaio: La monoscocca interamente in fibra di carbonio assicura leggerezza e una rigidità torsionale eccezionale, traducendosi in stabilità e sicurezza anche a velocità elevatissime.
- Allestimento speciale: Al di là della livrea blu d’ordinanza con le iconiche saette rosse, la vettura è dotata di equipaggiamenti specifici per missioni sanitarie. Questi includono un vano anteriore coibentato e refrigerato per la conservazione degli organi e del materiale ematico, sistemi di comunicazione avanzati e i dispositivi luminosi e acustici d’emergenza.
Non solo velocità: affidabilità e sicurezza
L’obiettivo di questa fornitura non è solo la velocità pura, ma la combinazione di rapidità, affidabilità e sicurezza. “Questi modelli, simbolo di eccellenza italiana, coniugano prestazioni elevate, affidabilità e sicurezza, rispondendo alle esigenze operative dell’Arma dei Carabinieri nei servizi di pubblica utilità”, si legge in una nota ufficiale. Ogni secondo è prezioso nel trasporto di organi, e la capacità di coprire lunghe distanze nel minor tempo possibile, in totale sicurezza, può fare la differenza tra la vita e la morte. La vettura sarà impiegata su tutto il territorio nazionale, in particolare per collegamenti rapidi tra ospedali, garantendo che organi e tessuti giungano a destinazione nelle migliori condizioni possibili.
Un legame storico che guarda al futuro
La collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e i marchi automobilistici italiani ha radici profonde. Dal primo fuoristrada Alfa Romeo 1900 M “Matta” del 1951, passando per le leggendarie Giulia degli anni ’60 che diedero vita al mito della “Gazzella”, fino alle più recenti dotazioni, queste partnership hanno sempre rappresentato un connubio tra l’efficienza istituzionale e l’orgoglio industriale del Paese. L’introduzione della Maserati MC20 Cielo non è solo un potenziamento della flotta, ma anche un potente simbolo culturale: l’arte della meccanica e del design italiano messa a disposizione del bene più prezioso, la vita umana. Un messaggio che rafforza ulteriormente il rapporto di fiducia tra i cittadini e un’istituzione da sempre al loro fianco.
