Milano – Una notte di terrore nel cuore della movida milanese. Una giovane donna di 24 anni ha denunciato di essere stata vittima di una violenza sessuale in strada, in via Crocefisso, a pochi passi da un noto locale di via Molino delle Armi. L’aggressione sarebbe avvenuta poco prima delle 3 del mattino di domenica, gettando un’ombra sinistra sulla sicurezza del centro cittadino.
La ricostruzione dei fatti e l’intervento delle forze dell’ordine
Secondo una prima ricostruzione, ancora al vaglio degli inquirenti, la ragazza e il suo presunto aggressore, uno studente universitario fuori sede di 22 anni, si sarebbero conosciuti all’interno della discoteca. Usciti dal locale, si sarebbero appartati nell’auto di un amico di lui, parcheggiata nella vicina via Crocefisso. È a questo punto che la situazione sarebbe degenerata. La giovane, in stato di shock, è riuscita a fuggire e a tornare di corsa verso il locale, dove ha raccontato in lacrime agli amici di aver subito una violenza.
Immediato è scattato l’allarme. La sicurezza del locale, allertata dagli amici della vittima, ha prontamente bloccato il 22enne, che nel frattempo era tornato nei pressi della discoteca, e ha allertato i Carabinieri. Sul posto sono intervenuti i militari del Nucleo Radiomobile che hanno raccolto la denuncia della ragazza. Il giovane, un cittadino italiano incensurato, è stato denunciato a piede libero per il reato di violenza sessuale. Davanti ai militari, avrebbe respinto ogni accusa, sostenendo che il rapporto fosse consenziente.
Le indagini della scientifica e il ricovero in clinica Mangiagalli
Per fare luce sulla dinamica esatta dell’accaduto, sono intervenuti anche i militari della Sezione Investigazioni Scientifiche del Comando Provinciale di Milano. I rilievi si sono protratti fino alle prime luci dell’alba e si sono concentrati in particolare su una Mini Cooper parcheggiata in via Crocefisso, sul cui cofano è stata repertata una traccia di sangue. Gli investigatori, coordinati dal pm Rosario Ferracane e dall’aggiunto Letizia Mannella, stanno analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona e raccogliendo testimonianze per definire un quadro indiziario più chiaro.
La ragazza, sotto shock, è stata immediatamente soccorsa dal personale del 118, giunto in via Crocefisso, e trasportata in codice giallo alla Clinica Mangiagalli. Qui è stata presa in carico dal personale specializzato del Soccorso Violenza Sessuale e Domestica (SVSeD), un punto di riferimento fondamentale per le vittime di abusi, che offre assistenza sanitaria, medico-legale e supporto psicologico 24 ore su 24.
Il dibattito sulla sicurezza notturna a Milano
Questo ennesimo episodio di violenza riaccende prepotentemente il dibattito sulla sicurezza nelle ore notturne, anche nelle zone considerate più “sicure” del capoluogo lombardo. L’accaduto ha suscitato reazioni anche dal mondo politico, come quella di Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia, che ha sottolineato come “nessuna zona può essere considerata sicura per definizione” e ha auspicato un rafforzamento dei presidi delle forze dell’ordine, in particolare nelle aree della movida. L’episodio solleva interrogativi sull’efficacia delle misure di prevenzione e sulla necessità di un impegno congiunto da parte di istituzioni e gestori di locali per garantire un divertimento sicuro e responsabile.
