Clima di Incertezza sui Mercati Globali: l’Ombra della Fed si Allunga sulle Borse

Giornata di vendite sui mercati azionari europei, che terminano gli scambi in territorio negativo, contagiati dal clima di cautela che domina anche a Wall Street. Gli investitori restano alla finestra, in attesa di una serie di dati macroeconomici cruciali in arrivo dagli Stati Uniti nel corso della settimana. Questi indicatori saranno determinanti per interpretare le prossime mosse della Federal Reserve in materia di politica monetaria e, in particolare, sulla tanto discussa traiettoria dei tassi di interesse.

La Borsa di Milano ha chiuso le contrattazioni con una flessione. Un calo che la posiziona in una situazione intermedia rispetto agli altri listini del Vecchio Continente. Madrid è riuscita a mantenersi sulla parità, mentre Londra e Parigi hanno registrato perdite contenute. La performance peggiore è stata quella di Francoforte. Oltreoceano, la seduta di New York non offre spunti migliori, con il Dow Jones e il Nasdaq che viaggiano in ribasso, segnalando come l’apprensione sia un sentimento diffuso a livello globale.

Criptovalute in Forte Ribasso e Materie Prime Contrastate

Il nervosismo non ha risparmiato il comparto delle criptovalute, che oggi vive una giornata di passione. Il Bitcoin, la principale moneta digitale, subisce un crollo, scendendo sotto quota 86mila dollari. Ancora più marcato il ribasso di Ethereum, che ha perso oltre il 7%. Queste forti oscillazioni confermano la volatilità intrinseca di un mercato sempre più sotto la lente degli investitori istituzionali e dei regolatori.

Sul fronte delle materie prime, il quadro appare invece contrastato. Il petrolio greggio di tipo Wti (West Texas Intermediate) mostra segnali di ripresa, con un aumento che lo porta a 59,5 dollari al barile. Al contrario, il gas naturale europeo continua la sua discesa. In calo anche l’oro, mentre il dollaro si indebolisce nei confronti delle principali valute.

Focus sui Dati Macro USA e l’Impatto sulla Fed

Tutti gli occhi degli operatori sono puntati sui dati macroeconomici statunitensi in pubblicazione nei prossimi giorni. L’indice ISM manifatturiero si è rivelato inferiore alle attese, fermandosi a 58,5 punti contro i 59,5 previsti. Ma l’appuntamento più atteso è per venerdì, con la pubblicazione del deflatore PCE (Personal Consumption Expenditures), l’indicatore di inflazione preferito dalla Federal Reserve, e dei dati sulla fiducia dei consumatori. Saranno proprio questi numeri a orientare la prossima riunione del FOMC (Federal Open Market Committee) e a fornire indicazioni più chiare su un eventuale rialzo o taglio dei tassi di interesse, una decisione che avrà ripercussioni su tutti i mercati finanziari globali.

Lo Spread e i Titoli di Stato Europei

Nel mercato obbligazionario, si registra una leggera diminuzione dello spread tra i BTP decennali italiani e i Bund tedeschi, che si attesta a 71 punti base. Tuttavia, i rendimenti mostrano un andamento al rialzo su tutto il territorio europeo. Il tasso annuo del BTP italiano è salito al 3,43%. Questo rialzo generalizzato dei rendimenti riflette le aspettative di una politica monetaria potenzialmente più restrittiva da parte delle banche centrali.

Le Storie dei Singoli Titoli: Airbus e MPS Sotto i Riflettori

A livello di singole azioni, a Parigi spicca in negativo la performance di Airbus, che cede oltre il 5%. Il colosso aerospaziale, dopo aver affrontato e in gran parte risolto i problemi software legati alle interferenze delle radiazioni solari che affliggevano i suoi modelli A320, si trova ora a dover gestire nuove criticità relative ad alcuni pannelli della fusoliera dello stesso aereo, una notizia che ha immediatamente allarmato il mercato.

In Italia, a Piazza Affari, è stata una giornata difficile per Monte dei Paschi di Siena (Mps), che ha chiuso con un calo significativo. A pesare sul titolo è l’eco dell’inchiesta giudiziaria sulla scalata a Mediobanca. La Procura di Milano ipotizza i reati di aggiotaggio e ostacolo all’attività di vigilanza. Proprio oggi, l’assemblea straordinaria degli azionisti di Mediobanca ha dato il via libera ad alcune modifiche statutarie in seguito all’ingresso nel gruppo Montepaschi, tra cui lo spostamento della data di chiusura dell’esercizio sociale.

Di atlante

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