CARACAS – La tensione diplomatica tra Venezuela e Stati Uniti ha raggiunto un nuovo picco, spostandosi dai palazzi della politica ai cieli sopra i Caraibi. Il governo del presidente Nicolás Maduro ha intrapreso un’azione legale internazionale, denunciando formalmente gli Stati Uniti all’Organizzazione Internazionale dell’Aviazione Civile (ICAO) per quella che definisce una “violazione della sua sovranità”. La mossa arriva in risposta diretta a un annuncio del presidente statunitense Donald Trump, che ha dichiarato l’intenzione di considerare “completamente chiuso” lo spazio aereo venezuelano e le aree circostanti.
La Denuncia Formale e le Basi Giuridiche
In una dichiarazione ufficiale, il Ministro dei Trasporti venezuelano, Ramón Velásquez Araguayán, ha accusato Washington di un’interferenza “illecita” e pericolosa nelle operazioni dell’aviazione civile nazionale. Secondo Caracas, l’azione minacciata dagli USA contravverrebbe palesemente alle normative internazionali, in particolare all’Allegato 17 della Convenzione sull’Aviazione Civile Internazionale (nota anche come Convenzione di Chicago del 1944), che stabilisce gli standard per la sicurezza contro atti di interferenza illecita. “Lo Stato venezuelano, nell’ambito della sua diplomazia di pace, ha denunciato per iscritto all’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile le gravi minacce contro il nostro spazio aereo che mettono a repentaglio la sicurezza in questo emisfero”, ha affermato con forza Velásquez. Il governo venezuelano sostiene che solo la propria Autorità Aeronautica Nazionale (INAC) ha la giurisdizione per regolare lo spazio aereo del paese.
Il Contesto: Escalation di Pressioni e Manovre Militari
La denuncia all’ICAO non è un fulmine a ciel sereno, ma si inserisce in un contesto di crescente pressione da parte dell’amministrazione Trump sul governo Maduro. L’annuncio della chiusura dello spazio aereo è stato definito da Caracas un “atto di aggressione immorale” e una “minaccia esplicita dell’uso della forza”. Questa mossa è percepita come parte di una più ampia strategia statunitense volta a un “cambio di regime”, finalizzato, secondo Maduro, a prendere il controllo delle vaste risorse petrolifere e di gas del Venezuela. A sostegno di questa tesi, Caracas cita il significativo dispiegamento di forze militari statunitensi al largo delle sue coste, ufficialmente giustificato da Washington come un’operazione anti-narcotraffico. Tuttavia, secondo il governo venezuelano, questa motivazione sarebbe solo un pretesto per una campagna di aggressione.
La situazione si è ulteriormente complicata a seguito di un avviso emesso il 21 novembre dalla Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti, che invitava a “estremare la precauzione” nel sorvolare il Venezuela a causa di una “situazione potenzialmente pericolosa”. Questo avviso ha provocato la sospensione dei voli da parte di numerose compagnie aeree internazionali, tra cui Iberia, Air Europa, Avianca e Turkish Airlines, innescando una reazione a catena che ha portato il Venezuela a revocare i permessi di volo a sei di queste compagnie.
Le Implicazioni Economiche e Umanitarie
Le ripercussioni di questa escalation non sono solo politiche, ma hanno un impatto diretto sull’economia e sulla popolazione. Il governo venezuelano ha accusato l’amministrazione Trump di voler “intimidire e fare pressione sulle compagnie aeree internazionali” che operano nel paese, causando danni economici a vettori di nazioni come Turchia, Spagna, Portogallo e Colombia. Inoltre, le misure statunitensi hanno avuto un impatto umanitario, sospendendo unilateralmente i voli del programma “Plan Vuelta a la Patria”, destinato al rimpatrio dei migranti venezuelani. In risposta, la vicepresidente Delcy Rodríguez ha annunciato l’attivazione di un “piano speciale” per il rimpatrio dei cittadini bloccati all’estero.
Reazioni Internazionali e Scenari Futuri
La posizione di Caracas ha trovato eco e sostegno a livello internazionale. Alleati regionali come Cuba e Nicaragua hanno condannato fermamente la mossa statunitense, definendola una minaccia per la stabilità dell’intera America Latina e dei Caraibi. Anche la Cina ha esortato gli Stati Uniti a rimuovere le sanzioni contro il Venezuela. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, consapevole che un’ulteriore escalation potrebbe avere conseguenze imprevedibili. La denuncia all’ICAO rappresenta un tentativo del Venezuela di utilizzare gli strumenti del diritto internazionale per contrastare quella che percepisce come un’aggressione unilaterale. Il futuro dei cieli venezuelani, e più in generale delle relazioni tra i due paesi, dipenderà ora dalle prossime mosse sulla scacchiera diplomatica e dalle decisioni che verranno prese in seno agli organismi internazionali.
