Con una cerimonia ufficiale tenutasi nella storica Sala degli Specchi di Palazzo Orsetti, Lucca è stata accolta come 39° membro della rete “Città dei Motori”, l’associazione promossa dall’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) che riunisce i comuni con una spiccata vocazione motoristica. Un ingresso dal valore non solo simbolico, ma strategico, che riconosce alla città toscana un ruolo da protagonista nella storia e nel presente dell’ingegneria e della passione per le quattro ruote.

A fare gli onori di casa, il sindaco Mario Pardini e il vicesindaco con delega allo sport, Fabio Barsanti, che hanno ricevuto dalle mani di Luigi Zironi, presidente di Città dei Motori e sindaco di Maranello, la targa stradale che sancisce l’appartenenza al network. Un gesto che unisce idealmente due città simbolo: Maranello, cuore pulsante della Ferrari, e Lucca, la culla dove tutto ebbe inizio.

Le radici storiche: Barsanti e Matteucci, i padri dimenticati del motore a scoppio

L’ingresso di Lucca in questa rete non è casuale, ma affonda le sue radici in un primato storico di portata mondiale. Fu proprio qui, infatti, che nel 1853 i geniali ingegneri lucchesi Padre Eugenio Barsanti e Felice Matteucci progettarono e brevettarono il primo motore a scoppio funzionante della storia. La loro invenzione, depositata presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze, anticipò di oltre un decennio quella del tedesco Nikolaus Otto, a cui la storia ha spesso erroneamente attribuito la paternità. Questo motore, che sfruttava l’espansione dei gas generata da una combustione per produrre lavoro meccanico, ha letteralmente rivoluzionato la modernità, aprendo la strada a una nuova era di mobilità e sviluppo industriale.

Come sottolineato dal sindaco Pardini e dal vicesindaco Barsanti, questo riconoscimento è “un modo per ripercorrere una storia gloriosa che parte dall’invenzione del motore a scoppio, un evento che ha rivoluzionato la modernità”. L’adesione a Città dei Motori mira proprio a riaccendere i riflettori su questa fondamentale pagina della scienza e della tecnica, valorizzando il Museo dedicato a Barsanti e Matteucci e promuovendo la conoscenza di questo primato italiano troppo a lungo rimasto nell’ombra.

Da Puccini al Motorsport: una passione che attraversa i secoli

La vocazione motoristica di Lucca non si esaurisce con i suoi illustri inventori. La città ha avuto un altro testimonial d’eccezione: il Maestro Giacomo Puccini. Il celebre compositore, oltre che per la sua musica, era noto per la sua sfrenata passione per la velocità e le novità meccaniche. Fu uno dei primissimi in Italia a possedere un’automobile, una De Dion-Bouton 5HP acquistata nel 1901, ancor prima del Re d’Italia. Nel corso della sua vita arrivò a possedere ben 14 automobili, tra cui modelli prestigiosi come Lancia, Fiat e Isotta Fraschini, dimostrando un gusto per l’innovazione che lo rese un vero pioniere della diffusione delle autovetture.

Questa eredità si è perpetuata fino ai giorni nostri. Lucca vanta una solida tradizione nel motorsport a livello nazionale, con un numero significativo di piloti e una sezione ACI che si distingue per l’elevato numero di licenze sportive. Eventi di richiamo come il Rally “Coppa Città di Lucca”, giunto alla sua 60ª edizione, attirano ogni anno migliaia di appassionati, confermando la vitalità di questo settore. La gara, valida per la Coppa Rally di Zona, si snoda su percorsi suggestivi che valorizzano il territorio, unendo la competizione sportiva alla promozione turistica.

Obiettivi e prospettive future: fare rete per il Made in Italy

L’associazione “Città dei Motori” si propone di tutelare e promuovere il patrimonio motoristico italiano, favorendo lo sviluppo dei territori attraverso progetti di divulgazione e iniziative che leghino la cultura dei motori al turismo, all’enogastronomia e all’artigianato. Come ha dichiarato il presidente Zironi, l’ingresso di Lucca è accolto con entusiasmo: “Il Museo a loro dedicato, il Rally ‘Città di Lucca’ e le rievocazioni storiche a tema ospitate ogni anno da Lucca ci aiuteranno a promuovere la cultura motoristica Made in Italy e gli obiettivi della Rete”.

L’obiettivo è creare un “gioco di squadra di livello nazionale” in cui Lucca potrà dare un contributo fondamentale, forte della sua storia unica. L’amministrazione comunale intende dare nuovo impulso all’associazionismo e arricchire il calendario degli eventi motoristici, consapevole che questo settore rappresenta ancora oggi una delle più alte espressioni del Made in Italy, unendo ingegno, design, passione e performance. L’adesione rappresenta quindi non solo un traguardo, ma un punto di partenza per nuove sinergie e progetti in grado di generare ricadute positive per l’economia e l’immagine della città a livello nazionale e internazionale.

Di davinci

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