Un terremoto scuote le fondamenta della politica sanitaria americana. La Food and Drug Administration (FDA) ha annunciato l’intenzione di rivedere il proprio approccio alle vaccinazioni per le malattie respiratorie. La decisione, di vasta portata, è scaturita dalla diffusione di un memo interno scritto dal Dott. Vinay Prasad, direttore del Centro per la Valutazione e la Ricerca Biologica (CBER) dell’agenzia, che ha rivelato una conclusione tanto grave quanto controversa: un’analisi interna avrebbe collegato la morte di almeno dieci bambini alla somministrazione del vaccino contro il Covid-19.
La notizia, inizialmente riportata dal Wall Street Journal e poi ripresa da numerose testate internazionali, ha acceso un intenso dibattito scientifico e politico, mettendo in discussione anni di campagne vaccinali e le rassicurazioni sulla sicurezza dei sieri, specialmente in età pediatrica.
Il Contenuto del Memo e le Rivelazioni di Prasad
Nel suo memo di 3.000 parole, inviato allo staff della FDA, il Dott. Prasad afferma che un’analisi preliminare di 96 decessi di bambini riportati al Vaccine Adverse Event Reporting System (VAERS) tra il 2021 e il 2024 ha concluso che “non meno di 10” sono da correlare alla vaccinazione anti-Covid. Prasad ha scritto che si tratta di una “rivelazione profonda”, sottolineando che “per la prima volta, la FDA americana riconoscerà che i vaccini contro il Covid-19 hanno ucciso bambini americani”. Sebbene nel documento venga suggerita la miocardite, un’infiammazione del muscolo cardiaco, come possibile causa, non vengono fornite prove a sostegno, come autopsie o cartelle cliniche dettagliate.
Il direttore della divisione vaccini ha inoltre criticato aspramente l’amministrazione Biden per il suo sostegno agli obblighi vaccinali, scrivendo: “La verità è che non sappiamo se, nel complesso, abbiamo salvato vite umane”. Ha poi aggiunto che l’analisi è ancora in una fase “iniziale”, lasciando intendere che ulteriori approfondimenti saranno necessari.
Una Svolta nella Politica Vaccinale Americana
Questa vicenda si inserisce in un contesto di profondo cambiamento nelle politiche sanitarie statunitensi, guidato dal Segretario alla Salute e ai Servizi Umani, Robert F. Kennedy Jr., noto per le sue posizioni scettiche sui vaccini. Sotto la sua leadership, sono già state introdotte modifiche significative, come la limitazione dell’accesso ai vaccini anti-Covid per le persone con più di 65 anni e per quelle con patologie preesistenti. Inoltre, sono state ritirate le raccomandazioni per la vaccinazione di donne incinte e bambini sani.
Le proposte delineate nel memo di Prasad suggeriscono un’ulteriore stretta, che potrebbe avere effetti di vasta portata. Tra le modifiche ipotizzate vi sono:
- Una revisione del modello annuale di approvazione del vaccino antinfluenzale, definito da Prasad una “catastrofe di prove di bassa qualità”.
- La richiesta ai produttori di vaccini contro la polmonite di dimostrare una reale riduzione dei casi di malattia, anziché basarsi solo sull’aumento dei livelli di anticorpi.
- La necessità di studi clinici più ampi prima di estendere le approvazioni a popolazioni vulnerabili come bambini e donne incinte.
- Una riconsiderazione della co-somministrazione di più vaccini.
Esperti del settore avvertono che tali cambiamenti potrebbero rallentare significativamente i processi di approvazione, ritardare il lancio di nuovi prodotti e interrompere i calendari vaccinali consolidati.
Le Reazioni della Comunità Scientifica
Le affermazioni di Prasad hanno suscitato una forte reazione da parte di numerosi esperti di sanità pubblica e scienziati, che le hanno definite “irresponsabili”, “pericolose” e “fuorvianti”. Molti sottolineano la difficoltà di stabilire un nesso di causalità definitivo tra una vaccinazione e un decesso basandosi unicamente sulle segnalazioni al sistema VAERS, che possono essere incomplete, non verificate o inaccurate.
La Dott.ssa Kathryn Edwards, professoressa emerita alla Vanderbilt University, ha ribadito che per determinare se un vaccino ha causato una morte sono necessarie autopsie e un’attenta revisione di tutte le altre possibili cause. Il Dott. Paul Offit, direttore del Vaccine Education Center presso il Children’s Hospital di Philadelphia, ha criticato Prasad per non aver fornito prove a sostegno delle sue affermazioni, sostenendo che “tutto ciò che fa è spaventare la gente inutilmente”.
È importante ricordare che precedenti ricerche condotte sia negli Stati Uniti che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità hanno concluso che gli effetti collaterali gravi dei vaccini anti-Covid sono rari e che i benefici superano ampiamente i rischi. Uno studio del 2023 pubblicato su JAMA Pediatrics, che ha analizzato oltre 10 milioni di bambini, ha rilevato che la vaccinazione ha ridotto il rischio di infezione e di ospedalizzazione. Analogamente, uno studio del 2024 su Nature Communications non ha riportato un aumento di eventi avversi gravi, notando solo un rischio molto basso di miocardite nei ragazzi adolescenti.
Il Contesto Politico e il Futuro delle Vaccinazioni
La figura di Vinay Prasad è essa stessa oggetto di dibattito. Oncologo di formazione e critico delle politiche sui vaccini e sulle mascherine durante la pandemia, è tornato a ricoprire un ruolo chiave alla FDA nel settembre scorso. La sua nomina, così come le recenti decisioni del dipartimento guidato da Kennedy, segnala un cambio di paradigma che mira a “ripristinare la fiducia del pubblico” nella scienza vaccinale, come dichiarato dallo stesso Kennedy. Tuttavia, molti esperti temono che questa nuova direzione possa, al contrario, minare la fiducia nei vaccini e compromettere decenni di progressi nella sanità pubblica.
Mentre si attende la pubblicazione dei dati completi dell’analisi interna della FDA e una loro revisione da parte della comunità scientifica, il dibattito rimane aperto. La mossa dell’agenzia regolatoria statunitense rappresenta un momento cruciale che potrebbe ridefinire il futuro delle strategie di immunizzazione a livello globale, con implicazioni significative per la salute pubblica e per l’industria farmaceutica.