Quale rotta seguirà la nave dell’editoria italiana nelle acque incerte del presente? Dopo aver toccato un punto di minima nel 2016 con 81,3 milioni di copie vendute e aver cavalcato un’onda di ripresa fino ai 104,8 milioni del 2021, il mercato del libro in Italia naviga ora in una fase di stasi, segnata da lievi ma costanti flessioni che hanno portato le vendite a 102,6 milioni di copie nel 2024. È un mare calmo solo in apparenza, sotto la cui superficie si agitano correnti complesse: una domanda che fatica a crescere, profonde disparità territoriali nella diffusione della lettura e l’incombente, epocale sfida dell’Intelligenza Artificiale. In questo scenario denso di interrogativi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria “Più libri più liberi”, in programma a Roma dal 4 all’8 dicembre presso La Nuvola dell’Eur, si preannuncia come il faro che potrebbe illuminare il cammino. L’evento, promosso e organizzato dall’Associazione Italiana Editori (AIE), sarà il palcoscenico di un dibattito cruciale sul futuro del libro, che vedrà protagonisti il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e i vertici dell’editoria italiana.
Un settore a due velocità e l’intervento del Governo
L’analisi del mercato, che sarà presentata in dettaglio da Giovanni Peresson, responsabile dell’ufficio studi di AIE, evidenzia una realtà frammentata. A fronte di una tenuta complessiva, persistono forti divari che penalizzano soprattutto il Meridione, un’area del Paese dove la carenza di librerie e biblioteche agisce come un freno a mano tirato sulla diffusione della cultura e della lettura. È una questione di infrastrutture culturali, di accesso al sapere che, se non garantito in modo equo, rischia di ampliare le disuguaglianze sociali.
Consapevole di queste criticità, il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha impresso una decisa virata politica, disponendo un raddoppio dei fondi per biblioteche ed editoria per il 2025. Lo stanziamento totale raggiungerà i 54,8 milioni di euro, una cifra destinata a sostenere l’intera filiera del libro, dalle librerie storiche a quelle di prossimità, fino al supporto per l’editoria digitale. “La promozione della lettura e della filiera editoriale è uno dei punti su cui siamo concentrati”, ha dichiarato il Ministro, sottolineando l’ambizione di “integrare anche chi è più debole, quindi avvicinare le periferie e dare uno stimolo per riattivare mestieri, specificità, ricerca della qualità, nel mondo del libro”. Una parte significativa di questi fondi sarà destinata all’acquisto di volumi da parte delle biblioteche, con un’attenzione particolare per l’editoria di prossimità, per valorizzare autori e temi legati alle comunità locali.
“Più libri più liberi”: dialogo sul futuro e le sfide dell’IA
L’inaugurazione della fiera, il 4 dicembre, sarà segnata da un incontro di fondamentale importanza: “Dove va l’editoria: politiche per il libro in Italia”. Alle ore 12, in Sala Aldus, il Ministro Giuli dialogherà con Innocenzo Cipolletta, presidente dell’AIE, e con Lorenzo Armando, presidente del Gruppo Piccoli editori di AIE. Sarà l’occasione per fare il punto sulle politiche governative e per delineare le prossime mosse, con un occhio di riguardo al 2026, che potrebbe essere l’anno di una nuova e organica legge per il libro.
Al centro del dibattito vi sarà inevitabilmente la grande incognita del futuro prossimo: l’Intelligenza Artificiale. Come potrà il settore editoriale, soprattutto quello dei piccoli e medi editori che rappresenta il cuore pulsante della bibliodiversità italiana, abbracciare questa rivoluzione tecnologica senza perdere la propria anima? L’IA offre opportunità immense, dalla catalogazione alla traduzione, dal marketing alla scoperta di nuovi talenti, ma solleva anche timori e interrogativi etici. Secondo una recente indagine dell’AIE, tre editori su quattro in Italia hanno già iniziato a integrare strumenti di IA nei loro processi produttivi, utilizzandoli principalmente per la comunicazione e l’ottimizzazione dei flussi di lavoro. La sfida, come sottolineato dal presidente Cipolletta, è quella di governare l’innovazione per non esserne travolti, tutelando il diritto d’autore e il valore insostituibile della creatività umana.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 14 in Sala Aurora, un secondo incontro, “Piccoli editori, grandi sfide: politiche, strumenti e prospettive”, approfondirà ulteriormente le tematiche legate alla piccola e media editoria, presentando dati di mercato aggiornati e formulando ipotesi per la chiusura del 2025 e l’avvio del nuovo anno.
Un’edizione ricca di voci e prospettive
L’edizione 2025 di “Più libri più liberi”, la ventiquattresima, si preannuncia particolarmente vivace, con 569 editori e oltre 700 appuntamenti in programma. Il tema scelto, “Ragioni e sentimenti”, è un omaggio al 250° anniversario della nascita di Jane Austen e servirà da filo conduttore per esplorare il complesso rapporto tra razionalità ed emozione nella società contemporanea. L’evento, curato per l’ultimo anno da Chiara Valerio prima di passare il testimone a Giorgio Zanchini, vedrà la partecipazione di numerosi ospiti nazionali e internazionali, tra cui Jovanotti, Zerocalcare, Alessandro Barbero e la vincitrice del Premio Pulitzer 2025 per la categoria memoir, Tessa Hulls. Un’attenzione particolare sarà rivolta ai giovani, con il ritorno del “Buono Libro” della Regione Lazio, un voucher da dieci euro per gli under 30 e gli studenti.
In un mondo che cambia a velocità vertiginosa, il libro si conferma bussola indispensabile per orientarsi. La fiera romana sarà dunque non solo una vetrina, ma un laboratorio di idee per costruire il futuro dell’editoria, un futuro in cui la tecnologia possa essere un’alleata della cultura e non una sua sostituta, e in cui ogni lettore, da Nord a Sud, possa avere le stesse opportunità di accedere a quel meraviglioso universo di storie e conoscenza che solo un libro sa offrire.
