BARI – Pomeriggio di ordinaria tensione trasformato in caos nel reparto di pediatria dell’ospedale San Paolo di Bari, dove la richiesta di una visita medica si è tramutata in un’aggressione violenta contro il personale sanitario. Una donna di 50 anni è stata arrestata dagli agenti della Polizia di Stato e ora si trova ai domiciliari. Le accuse a suo carico sono pesanti: lesioni personali, minacce gravi e interruzione di pubblico servizio. L’episodio, avvenuto lo scorso 24 novembre, riaccende i riflettori sul tema sempre più allarmante della violenza negli ospedali.

LA CRONACA DEI FATTI: DALL’ATTESA ALLA VIOLENZA

Secondo la ricostruzione fornita dalle forze dell’ordine, tutto ha avuto inizio quando la donna, in attesa di un consulto medico per la giovane nipote presso il pronto soccorso pediatrico, ha iniziato a manifestare segni di insofferenza. Pretendendo una visita immediata e scavalcando le procedure e la presenza di altri piccoli pazienti, la cinquantenne avrebbe prima rivolto frasi minacciose a medici e infermieri. La situazione è rapidamente degenerata. Non accontentandosi delle parole, la donna avrebbe cercato di forzare l’accesso all’ambulatorio, ostacolando fisicamente il lavoro di un’infermiera. In suo “aiuto” sarebbe intervenuta anche la figlia, madre della piccola paziente, contribuendo ad alimentare il disordine.

Il culmine della violenza si è raggiunto quando la donna ha tentato di afferrare il monitor di un computer, minacciando di scagliarlo contro una dottoressa. A quel punto, un’altra infermiera si è coraggiosamente interposta per tentare di sedare gli animi e proteggere la collega, ma è stata a sua volta aggredita fisicamente dall’indagata.

L’INTERVENTO DELLE FORZE DELL’ORDINE E L’ARRESTO

L’escalation di violenza ha reso necessario l’intervento degli agenti della Squadra Volante, allertati dal personale sanitario esasperato. Giunti sul posto, i poliziotti, coadiuvati da una Guardia Particolare Giurata, sono riusciti a bloccare l’aggressione e a riportare la calma nel reparto. La cinquantenne è stata quindi tratta in arresto e, su disposizione dell’autorità giudiziaria, sottoposta alla misura degli arresti domiciliari. Le indagini sono ancora in una fase preliminare e la posizione della donna dovrà essere valutata in sede processuale.

UN FENOMENO PREOCCUPANTE: LA VIOLENZA CONTRO GLI OPERATORI SANITARI

Questo episodio non è un caso isolato, ma si inserisce in un contesto nazionale di crescente violenza ai danni di chi lavora in prima linea per la salute pubblica. Medici, infermieri e tutto il personale sanitario sono sempre più spesso bersaglio di aggressioni verbali e fisiche da parte di pazienti o loro familiari, esasperati da attese percepite come troppo lunghe o da una generale sfiducia nel sistema. L’episodio del San Paolo di Bari è l’ennesimo, preoccupante campanello d’allarme che sottolinea l’urgenza di adottare misure più efficaci per garantire la sicurezza all’interno delle strutture ospedaliere, luoghi di cura che non dovrebbero mai diventare teatri di violenza.

Di veritas

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