BARI – Un ritorno al futuro per provare a invertire una rotta che si era fatta preoccupante. Il Bari ha ufficialmente esonerato l’allenatore Fabio Caserta e ha affidato la guida tecnica della prima squadra a Vincenzo Vivarini. Per il tecnico abruzzese, classe ’66, si tratta di una seconda avventura sulla panchina dei Galletti, un incarico che sa di rivalsa e di un “conto in sospeso” da saldare con la piazza e con il destino. L’accordo siglato legherà Vivarini al club pugliese fino a giugno 2026.
L’esonero di Caserta: una decisione inevitabile
La decisione di sollevare dall’incarico Fabio Caserta è maturata dopo un avvio di stagione decisamente al di sotto delle aspettative. Il tecnico, arrivato in estate per guidare una squadra con ambizioni di alta classifica, non è mai riuscito a trovare la quadra. Un bottino di appena 13 punti in 12 giornate, frutto di 3 vittorie, 4 pareggi e ben 5 sconfitte, ha relegato il Bari in una pericolosa posizione di classifica, al quartultimo posto. La sconfitta interna contro il Frosinone è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, rendendo l’esonero una scelta quasi obbligata per la dirigenza, guidata dal duo Magalini-Di Cesare, per dare una scossa all’ambiente. La società, nel comunicato ufficiale, ha ringraziato Caserta e il suo staff per la professionalità dimostrata, augurando loro le migliori fortune per il futuro.
Vivarini-bis: un ritorno carico di significati
La scelta di richiamare Vincenzo Vivarini non è casuale. L’allenatore abruzzese conosce bene l’ambiente barese, avendo già guidato la squadra nella stagione 2019-2020 in Serie C. In quell’annata, subentrato a campionato in corso, Vivarini fu l’artefice di una straordinaria cavalcata, collezionando 27 risultati utili consecutivi e portando il Bari a un passo dalla promozione in Serie B. Il sogno si infranse solo nella sfortunata e surreale finale playoff, disputata in piena pandemia a porte chiuse al Mapei Stadium, persa di misura contro la Reggiana. Un addio che lasciò l’amaro in bocca a molti, tanto che lo stesso presidente De Laurentiis ammise in seguito che “mandare via Vivarini può essere stato un errore“.
Oggi le strade del Bari e di Vivarini si incrociano di nuovo, con l’obiettivo comune di risollevare le sorti della squadra. “Ho lasciato qualcosa in sospeso, spero di riuscire nell’obiettivo che avevo. A Bari bisogna vincere e basta“, sono state le sue prime, determinate parole al suo arrivo nel capoluogo pugliese. Parole che testimoniano la voglia di completare un lavoro interrotto bruscamente e di riportare l’entusiasmo in una piazza esigente e appassionata.
Dettagli del contratto e staff tecnico
Vincenzo Vivarini ha firmato un contratto che lo legherà al Bari fino al 30 giugno 2026, un segnale di fiducia e di programmazione a lungo termine da parte della società. Al suo fianco, a comporre lo staff tecnico, ci saranno Andrea Milani nel ruolo di vice allenatore e Antonio Del Fosco come preparatore atletico.
Le sfide immediate e il curriculum del tecnico
Il compito che attende Vivarini è arduo ma stimolante. La squadra ha bisogno di ritrovare certezze, gioco e soprattutto risultati per allontanarsi dalle zone calde della classifica. Il nuovo tecnico, già al lavoro con la squadra, dovrà preparare la difficile trasferta di Empoli. Il calendario, per uno strano scherzo del destino, gli riserverà subito diverse sfide da ex: dopo Empoli e Juve Stabia, l’8 dicembre al San Nicola arriverà il Pescara, squadra da cui è stato esonerato solo poche settimane fa, e il 19 dicembre sarà la volta del Catanzaro, club con cui ha scritto pagine memorabili.
Il curriculum di Vivarini parla di un allenatore esperto e vincente, soprattutto nelle categorie inferiori. Oltre alla promozione sfiorata con il Bari, vanta un trionfale campionato di Lega Pro vinto con il Catanzaro nella stagione 2022-23, con annesso record di punti, e la successiva semifinale playoff per la Serie A. Esperienze importanti anche in Serie B con club come Latina, Empoli, Ascoli e Frosinone completano il profilo di un tecnico pronto a raccogliere questa nuova, affascinante sfida.