Feltre (Belluno) – Un gesto vile e oltraggioso ha sfregiato la città di Feltre alla vigilia di una ricorrenza dal profondo valore simbolico. Nella notte tra il 22 e il 23 novembre, l’installazione della mostra “Mai più donne a terra, mai più violenza” dell’illustratrice e attivista femminista Stefania Spanò, in arte Anarkikka, è stata oggetto di un grave atto vandalico. I pannelli espositivi, allestiti presso il Centro giovani all’interno del campus di Borgo Ruga, sono stati strappati, danneggiati e in parte gettati nel fiume sottostante, un’azione che ha immediatamente suscitato una ferma e unanime condanna da parte della comunità locale, delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali.

Un attacco al cuore di un messaggio universale

L’esposizione, composta da quaranta opere dell’artista, era stata pensata per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema cruciale della violenza di genere, in prossimità della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre. Le illustrazioni di Anarkikka, note per la loro capacità di sintesi e la pungente ironia, sono da anni un simbolo della battaglia per i diritti e contro ogni forma di discriminazione e violenza. Colpire le sue opere significa attaccare direttamente il messaggio di rispetto, dignità e parità che esse veicolano, un messaggio che evidentemente risulta ancora “scomodo” per alcuni.

L’area scelta per l’allestimento, quella della manifattura, era stata volutamente individuata per la sua accessibilità, per permettere a chiunque, incluse persone con passeggini o in carrozzella, di fruire delle opere. Questo dettaglio rende il gesto ancora più spregevole, in quanto non solo viola un’espressione artistica, ma anche uno spazio pubblico pensato per essere inclusivo e di incontro per la comunità.

La condanna unanime del mondo sindacale e istituzionale

Immediate e dure sono state le reazioni. I segretari generali di CGIL, CISL e UIL Veneto, rispettivamente Tiziana Basso, Massimiliano Paglini e Roberto Toigo, hanno definito l’accaduto “un ignobile atto vandalico, incivile e antidemocratico, che ferisce duramente tutta la comunità”. Hanno inoltre sottolineato come episodi simili non facciano altro che rafforzare la necessità di proseguire con ancora più determinazione sulla strada della lotta alla violenza e dell’educazione a una cultura del rispetto.

Particolarmente toccato Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto e cittadino feltrino, che ha raccontato come il vandalismo sia avvenuto proprio davanti alla sua abitazione, turbandolo profondamente. “Questi gesti ingiustificati e vergognosi mi lasciano l’amaro in bocca e tanta rabbia,” ha dichiarato, lanciando un appello a proteggere e curare la città con maggiore attenzione.

Sulla stessa linea Francesco Orrù, segretario generale della Cisl Belluno Treviso, che ha parlato di “un gesto odioso” reso “ancora più vile” dalla sua prossimità alla ricorrenza del 25 novembre. Orrù ha espresso piena solidarietà all’artista e agli organizzatori, ribadendo che simili atti non intimidiranno ma, al contrario, rafforzeranno l’impegno collettivo.

La risposta della città: “Non ci lasciamo intimidire”

La reazione della città di Feltre non si è fatta attendere e si è dimostrata compatta e resiliente. Il sindaco, Viviana Fusaro, ha definito l’accaduto “uno schiaffo a un tema che riguarda tutti”, assicurando che la mostra sarà ripristinata e che tutte le iniziative programmate andranno avanti. “Contrastare la violenza di genere significa non lasciarsi intimidire da chi cerca di zittire questo impegno,” ha affermato con forza.

Anche l’assessore Flavia Colle ha ribadito la determinazione dell’amministrazione: “I pannelli strappati e gettati nel fiume non sono solo un atto vandalico, ma il segno di quanto il tema della violenza contro le donne continui a essere scomodo. Proprio per questo non arretreremo”. La Commissione Pari Opportunità ha già rilanciato il proprio impegno, confermando la volontà di continuare a sensibilizzare e formare la comunità.

In risposta a questo attacco, i sindacati hanno organizzato per la mattina del 25 novembre un flash mob in Piazza Duomo a Belluno, dal titolo “Mai più donne a terra, mai più violenza”, un’iniziativa accompagnata proprio dalle opere di Anarkikka, a testimonianza che l’arte e la cultura non possono essere messe a tacere dalla violenza.

Di veritas

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