TORINO – Una serata da incubo per il Torino, una notte da sogno per il Como. Si potrebbe riassumere così il posticipo della dodicesima giornata di Serie A, che ha visto i lariani di Cesc Fabregas impartire una severa lezione di calcio ai granata di Marco Baroni, travolti con un perentorio 5-1 allo Stadio Olimpico Grande Torino. Una vittoria che proietta il Como al sesto posto in classifica, superando la Juventus e candidandosi prepotentemente a un ruolo da protagonista nella corsa all’Europa. Per il Torino, invece, una brusca frenata dopo sei risultati utili consecutivi e una pioggia di fischi da parte del proprio pubblico.
Primo tempo equilibrato, poi il monologo lariano
Eppure, l’avvio di gara non lasciava presagire un epilogo così amaro per i padroni di casa. Il Torino, pur privo di pedine importanti come Simeone, Ilic e Ismajli, a cui si sono aggiunti i forfait dell’ultimo minuto di Adams e Coco, ha provato a tenere testa alla qualità del palleggio del Como. La prima grande occasione è capitata sulla testa di Morata, ma l’attaccante spagnolo non ha inquadrato lo specchio della porta. Con il passare dei minuti, però, la pressione del Como si è fatta sempre più insistente, culminata al 36′ con il gol del vantaggio: una splendida azione sulla sinistra di Jesus Rodriguez ha liberato Addai, che a porta sguarnita non ha potuto sbagliare. Sembrava l’inizio di un monologo, ma nel finale di primo tempo un’ingenuità dello stesso Rodriguez, che ha toccato il pallone con un braccio in area, ha permesso a Vlasic di trasformare il calcio di rigore del pareggio.
Una ripresa da incubo per il Torino
L’illusione di aver riacciuffato la partita è durata però lo spazio dell’intervallo. Al rientro in campo, il Como ha cambiato marcia, travolgendo un Torino apparso fragile e senza idee. Al 52′ è stato ancora Addai a riportare in vantaggio i suoi, con una conclusione dalla distanza che ha sorpreso Paleari. Da quel momento in poi, è stato un assolo dei lariani. Il Torino è crollato psicologicamente, subendo le iniziative di un Como in stato di grazia. Al 71′ è arrivato il tris di Ramon, bravo a sfruttare di testa un assist di Perrone. Cinque minuti più tardi, è stato Nico Paz a calare il poker, finalizzando una splendida azione corale. A chiudere i conti, a pochi minuti dal termine, ci ha pensato il neo entrato Baturina, che ha fissato il punteggio sul definitivo 5-1.
Le conseguenze della disfatta
Una sconfitta pesantissima per il Torino, che non perdeva in casa contro il Como dal 1986. I fischi e i cori di contestazione dei tifosi a fine partita testimoniano la delusione per una prestazione sconcertante. La squadra di Baroni dovrà ripartire in fretta per non vanificare quanto di buono fatto finora. Di tutt’altro umore, ovviamente, il Como di Fabregas. Una vittoria che conferma la crescita esponenziale di una squadra che gioca un calcio propositivo e di qualità, e che ora può sognare in grande. Il prossimo turno vedrà il Torino impegnato nella difficile trasferta di Lecce, mentre il Como ospiterà il Sassuolo per continuare a coltivare il sogno europeo.
Le formazioni in campo
Torino (3-5-2): Paleari; Tameze, Maripan, Masina; Pedersen, Asllani, Casadei, Vlasic, Lazaro; Ngonge, Zapata. All. Baroni.
Como (4-2-3-1): Butez; Smolcic, Ramón, D. Carlos, Valle; Perrone, Da Cunha; Addai, Paz, Rodriguez; Morata. All. Fabregas.
