Auburn Hills, Michigan – Nel panorama in continua evoluzione dei pick-up di medie dimensioni, dove la versatilità si sposa con la capacità di affrontare ogni terreno, Jeep traccia una rotta precisa per il suo Gladiator Model Year 2026. Un percorso che da un lato guarda al futuro con affinamenti tecnici e funzionali, dall’altro affonda le radici nella gloriosa storia del marchio. La novità più significativa è l’introduzione della suggestiva edizione speciale Willys ’41, un omaggio diretto ai veicoli militari che hanno forgiato la leggenda Jeep. Contemporaneamente, una decisione strategica segna un punto di svolta: Stellantis ha ufficialmente accantonato il progetto della tanto attesa versione ibrida plug-in 4xe, ridefinendo le priorità motoristiche per il suo avventuroso pick-up.
Un Tributo alla Storia Militare: La Jeep Gladiator Willys ’41
L’edizione speciale che cattura l’attenzione per il 2026 è senza dubbio la Gladiator Willys ’41. Questo modello non è un semplice allestimento estetico, ma una celebrazione dell’eredità del marchio, ispirata specificamente al Kaiser Jeep M715 degli anni ’60. Quest’ultimo era un veicolo militare da 1,25 tonnellate (soprannominato “Five quarter”) basato sulla piattaforma del Gladiator civile (SJ) e prodotto tra il 1967 e il 1969 per l’esercito statunitense, rappresentando uno dei primi esempi di veicoli COTS (Commercial-off-the-shelf), ovvero derivati dalla produzione di serie per uso militare.
La Willys ’41 moderna reinterpreta quello spirito spartano e funzionale con una serie di dettagli esclusivi:
- Esterni: La carrozzeria e i parafanghi sono verniciati in una evocativa tinta Verde ’41, abbinata a esclusivi cerchi Olive Drab da 17 pollici. Questi montano pneumatici Mud Terrain da 32 pollici (LT255/75R17), sottolineando la vocazione fuoristradistica del mezzo. Il frontale è dominato da un cofano in stile Mojave, arricchito da decalcomanie retrò “Willys/4×4” con la bandiera americana, e da una griglia di protezione Mopar a triplo anello. A completare il look robusto ci sono paraurti anteriore e posteriore in acciaio e protezioni laterali nere.
- Interni: L’abitacolo presenta un mix unico di stile retrò e comfort moderno. I sedili sono caratterizzati da inserti in pelle marrone chiaro (tan) e imbottiture in tessuto Verde Mantis, creando un ambiente distintivo. Non mancano tocchi di modernità come il climatizzatore bizona, interruttori ausiliari programmabili e un sistema di illuminazione ambientale.
Come dichiarato da Bob Broderdorf, CEO del marchio Jeep, “Il modello Willys ’41 unisce un design di ispirazione militare e la comprovata capacità Jeep in un modo che è sia senza tempo che pronto per il sentiero”. Gli ordini per questa edizione speciale sono già aperti, con un prezzo di partenza che si posiziona come un’opzione interessante per gli appassionati che cercano un veicolo distintivo e capace.
Motorizzazioni: La Strategia del Presente e le Promesse del Futuro
La notizia che ha fatto più discutere riguarda la gamma motori. Stellantis ha confermato la cancellazione del progetto Gladiator 4xe ibrido plug-in. La decisione, secondo un portavoce dell’azienda, deriva da una rivalutazione della strategia di prodotto in base all’evoluzione delle preferenze dei clienti per i pick-up elettrificati. Sebbene la variante 4xe del Wrangler abbia riscosso un notevole successo, diventando in alcuni periodi il PHEV più venduto in America, le vendite del Gladiator non hanno raggiunto gli stessi volumi, rendendo l’investimento più rischioso. Questa mossa si inserisce in una più ampia ricalibrazione delle strategie di elettrificazione di Stellantis.
Di conseguenza, il Gladiator 2026 si presenta sul mercato statunitense con il collaudato motore V6 Pentastar da 3,6 litri, capace di erogare 285 CV e 353 Nm (260 lb-ft) di coppia, abbinato esclusivamente a un cambio automatico a otto rapporti. Questo propulsore garantisce un buon equilibrio tra prestazioni e affidabilità, con una capacità di traino massima di 7.700 libbre (circa 3.492 kg) e un carico utile di 1.720 libbre (circa 780 kg).
Tuttavia, l’orizzonte delle motorizzazioni è destinato ad allargarsi. Jeep ha lasciato intendere l’arrivo di “opzioni di propulsione aggiuntive nel prossimo futuro”. Le voci più insistenti, supportate da dichiarazioni del management, puntano all’introduzione di due motori molto attesi:
- Il potente V8 Hemi da 6,4 litri, che già equipaggia la Wrangler Rubicon 392, in grado di scatenare 470 CV e 637 Nm di coppia. L’arrivo di questa unità trasformerebbe il Gladiator nel pick-up di medie dimensioni più potente sul mercato, rispondendo a una richiesta a gran voce della clientela.
- Il nuovo e più efficiente 4 cilindri in linea “Hurricane” Turbo, che potrebbe offrire una valida alternativa al V6, con prestazioni brillanti e consumi potenzialmente inferiori.
Altri Aggiornamenti per il 2026
Oltre alla versione Willys ’41 e alle novità sui motori, il Model Year 2026 del Gladiator introduce alcuni miglioramenti pratici. Tra questi spicca un nuovo sistema di cerniere delle portiere a sgancio rapido, che semplifica notevolmente la rimozione delle porte per un’esperienza di guida open-air ancora più immediata. La gamma si arricchisce anche di due nuovi colori, Reign (un viola audace) e Goldilocks (disponibile in un secondo momento), e offre la possibilità di equipaggiare l’allestimento Sport S con pneumatici all-terrain più aggressivi direttamente dalla fabbrica.
L’interno continua a beneficiare degli aggiornamenti recenti, tra cui il sistema di infotainment Uconnect 5 con un ampio touchscreen da 12,3 pollici, il più grande della sua categoria, che include navigazione e connettività wireless per Apple CarPlay e Android Auto.
In sintesi, il Jeep Gladiator 2026 si presenta come un’evoluzione coerente, che rafforza i suoi punti di forza – capacità off-road, design iconico e versatilità – puntando su un’identità forte e radicata nella tradizione, pur non chiudendo la porta a future innovazioni prestazionali che promettono di infiammare il cuore degli appassionati.
