WASHINGTON – Sul complesso scacchiere della diplomazia internazionale, una nuova ombra si allunga sui negoziati per la pace in Ucraina. Secondo quanto riportato da fonti informate al New York Post, la Federazione Russa sarebbe orientata a respingere il nuovo piano di pace elaborato congiuntamente da Stati Uniti e Ucraina, delineando una strategia che mira a protrarre i colloqui e a mantenere attivo il fronte di guerra almeno fino al periodo natalizio. Questa posizione segna un momento di forte criticità nel dialogo tra le parti, proprio quando da Washington e Kiev erano emersi segnali di cauto ottimismo.
Il Contesto Diplomatico: Tra Ottimismo e Gelide Frenate
Negli ultimi giorni, il presidente americano Donald Trump si era mostrato fiducioso, affermando che le parti erano “molto vicine a un accordo”. Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva manifestato la sua disponibilità ad “andare avanti” con un piano di pace emendato rispetto alle bozze precedenti, considerate da Kiev troppo favorevoli a Mosca. L’amministrazione statunitense ha infatti lavorato a una revisione di una precedente proposta in 28 punti, che aveva suscitato forti critiche in Ucraina e in Europa, riducendola a un nuovo quadro di 19 punti. Questa nuova bozza, descritta come un “quadro di pace raffinato”, avrebbe eliminato alcune delle clausole più controverse, come la cessione immediata delle regioni di Luhansk e Donetsk alla Russia.
Per facilitare i negoziati, Trump ha annunciato l’invio di emissari di alto livello: l’inviato speciale Steve Witkoff a Mosca per incontrare il presidente Vladimir Putin e il segretario dell’Esercito Dan Driscoll a Kiev. Colloqui tra delegazioni statunitensi e russe si sono tenuti anche ad Abu Dhabi, definiti da Washington come “procedenti bene”.
La Strategia di Mosca: Prendere Tempo
Nonostante questi sviluppi, la reazione di Mosca è stata decisamente fredda. Il Cremlino, pur confermando la visita di Witkoff per la prossima settimana, ha definito “prematuro” parlare di un accordo vicino. Fonti russe insistono che la base per qualsiasi negoziato debba rimanere quanto concordato nel precedente vertice di Anchorage tra Trump e Putin. La strategia russa, secondo le indiscrezioni, sarebbe quella di allungare i tempi dei negoziati, mantenendo aperta la porta del dialogo con l’amministrazione Trump ma, al contempo, continuando le operazioni militari sul campo. Questa tattica potrebbe avere molteplici obiettivi: da un lato, saggiare la determinazione e le possibili concessioni della controparte; dall’altro, consolidare le posizioni sul terreno in vista di futuri accordi.
Mentre la diplomazia lavora, il conflitto non si ferma. Nelle ultime ore si sono registrati intensi attacchi russi nella regione di Zaporizhzhia e nuovi raid missilistici su Kiev, che hanno causato vittime e feriti, a testimonianza di come il fronte militare rimanga tragicamente attivo.
I Nodi Irrisolti del Piano di Pace
Il percorso verso un accordo di pace resta irto di ostacoli. Sebbene la nuova bozza in 19 punti abbia smussato alcuni angoli, rimangono questioni fondamentali da risolvere, considerate vitali sia da Kiev che da Mosca. Tra i punti più critici vi sono:
- Status dei territori contesi: La questione del Donbass e di altre aree occupate rimane il nodo più delicato.
- Dimensioni delle forze armate ucraine: Le proposte includono una limitazione significativa dell’esercito di Kiev.
- Adesione alla NATO: La neutralità dell’Ucraina e la sua futura appartenenza all’Alleanza Atlantica sono temi su cui le posizioni restano distanti.
- Garanzie di sicurezza: Kiev cerca assicurazioni solide e concrete per il futuro, mentre Mosca vuole evitare un’ulteriore espansione dell’influenza occidentale ai suoi confini.
L’Unione Europea, inizialmente messa ai margini nelle prime fasi dei negoziati, ha presentato una sua controproposta, cercando di far valere la propria posizione e sottolineando, per bocca della presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che “nulla sull’Ucraina senza l’Ucraina, nulla sull’Europa senza l’Europa”. Una posizione che il Cremlino ha liquidato come un'”intromissione inutile”.
Un Futuro Incerto
La presunta intenzione della Russia di respingere l’accordo e di prolungare il conflitto getta un’ombra di incertezza sul futuro. La strategia di Mosca sembra voler sfruttare il tempo a proprio vantaggio, forse attendendo sviluppi politici o militari più favorevoli. Per l’Ucraina e i suoi alleati, si apre una fase complessa, in cui la ricerca della pace dovrà fare i conti con la dura realtà di un negoziato che si preannuncia ancora lungo e difficile, mentre la popolazione civile continua a pagare il prezzo più alto di questa guerra.
