Milano – Giornata di acquisti a Piazza Affari, che archivia la seduta odierna con un significativo rialzo, in linea con il sentiment positivo che ha contagiato le principali piazze finanziarie del Vecchio Continente. L’indice principale, il Ftse Mib, ha terminato le contrattazioni in aumento dello 0,95%, raggiungendo quota 42.698 punti. A sostenere gli scambi sono stati i venti di ottimismo provenienti dal fronte diplomatico, con gli investitori che guardano con crescente fiducia alla possibilità di una tregua nel conflitto in Ucraina.
Il contesto europeo e internazionale
Non solo Milano, ma l’intera Europa finanziaria ha beneficiato di questo clima di rinnovata speranza. L’indice Euro Stoxx 50 ha chiuso con un progresso dello 0,8%. Anche le altre principali borse hanno mostrato segni positivi: il Dax tedesco ha terminato a +0,95%, il Cac40 francese a +0,8% e l’Ibex35 spagnolo a +1,1%. Questa ondata di acquisti è stata alimentata dalle notizie secondo cui Kiev avrebbe accettato una proposta di Washington per una possibile svolta di pace. Oltre alle speranze sulla fine delle ostilità, i mercati sono stati influenzati anche dalle crescenti aspettative per un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve statunitense nella riunione di dicembre, un’ipotesi rafforzata da alcuni dati macroeconomici e dalle dichiarazioni di membri della banca centrale.
I titoli migliori e peggiori a Piazza Affari
A guidare i rialzi sul listino milanese sono stati diversi titoli, in particolare quelli legati a settori che potrebbero beneficiare maggiormente di un allentamento delle tensioni geopolitiche e di una ripresa economica.
- Buzzi Unicem: La vera protagonista della giornata è stata Buzzi, che ha registrato un balzo del 6,08%. Il titolo del settore cementiero è stato premiato dalle prospettive legate alla potenziale ricostruzione in Ucraina.
- Nexi: In grande spolvero anche Nexi, che ha chiuso con un progresso del 4,89%. A sostenere il titolo sono state le indiscrezioni di stampa su un possibile rafforzamento della quota di Cassa Depositi e Prestiti nel capitale della società.
- Comparto bancario: Giornata positiva per il settore bancario, sostenuto anche dal calo dello spread tra BTP e Bund, sceso sotto i 75 punti base. Spiccano le performance di Banca Mps (+3,6%), UniCredit (+2,78%) e Intesa Sanpaolo (+1,18%).
- Stellantis: Prosegue il buon momento per il gruppo automobilistico, che ha guadagnato il 3,51%, sull’onda dei dati positivi sulle immatricolazioni in Europa.
Sul fronte opposto, tra i titoli in calo si segnalano alcune prese di beneficio su società che avevano corso nelle sedute precedenti. Tra queste, le utilities come Enel (-0,9%) e Hera (-0,8%), ma anche titoli come Ferrari (-1,28%) e Azimut.
L’impatto dei negoziati sull’economia
La prospettiva di una pace in Ucraina è un fattore cruciale per i mercati. La fine del conflitto, o anche solo una tregua duratura, comporterebbe una significativa riduzione del rischio geopolitico globale. Gli analisti sottolineano come questo scenario potrebbe portare a diversi effetti positivi, tra cui:
- Calo dei prezzi dell’energia: Una normalizzazione della situazione porterebbe a un calo del prezzo del gas naturale, con benefici per le imprese e i consumatori.
- Miglioramento della fiducia: La fine delle ostilità aumenterebbe la fiducia di consumatori e imprese, stimolando consumi e investimenti.
- Rotazione settoriale: I settori ciclici, come quello industriale e bancario, sarebbero tra i maggiori beneficiari, a discapito di settori come quello della difesa, che ha già mostrato segni di flessione all’intensificarsi delle trattative di pace.
È chiaro, quindi, come l’andamento dei mercati finanziari nelle prossime settimane sarà strettamente legato agli sviluppi del dialogo tra le parti in conflitto. Gli investitori rimangono in attesa di segnali concreti che possano confermare l’attuale ottimismo.

