L’Italia sostiene il piano di pace di Trump

Giorgia Meloni ha espresso la sua convinzione che il piano di pace in 28 punti proposto da Donald Trump possa rappresentare una base di partenza concreta per la risoluzione del conflitto in Ucraina. Durante i diversi incontri avuti a margine del G20 a Johannesburg, la premier ha sottolineato come tale piano abbia il merito di aver messo per la prima volta nero su bianco una serie di questioni cruciali. Pur riconoscendo la necessità di miglioramenti su alcuni aspetti, Meloni ritiene che altri punti sarebbero già oggi accettabili da parte ucraina.

Accelerazione USA e ruolo dell’Europa

La premier ha evidenziato come l’accelerazione impressa da Washington per arrivare a una soluzione al conflitto rappresenti un’occasione da non perdere. Di fronte a tale scenario, Meloni ha insistito sulla necessità che gli europei si muovano in modo coordinato, sia sul piano diplomatico che mediatico. L’Italia, ha assicurato, è pronta a collaborare con i suoi partner europei e americani per raggiungere una pace giusta.Il consigliere diplomatico di Palazzo Chigi, Fabrizio Saggio, si è recato a Ginevra per partecipare a un incontro con i suoi omologhi di Francia, Gran Bretagna e Germania, oltre a funzionari di Ue, Usa e Ucraina, al fine di portare avanti il negoziato sul piano di pace. La presenza del segretario di Stato americano Marco Rubio al tavolo è vista da Roma come un segnale di una forte volontà di Washington di arrivare a una conclusione.

Le sfide del negoziato

Il lavoro diplomatico si preannuncia complesso, soprattutto su alcuni punti chiave come la questione degli asset russi congelati, i territori rivendicati da Mosca e il coinvolgimento dell’Europa. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha ribadito che l’Europa deve essere protagonista in questo processo. Tuttavia, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha espresso alcune riserve, definendo il piano Trump “molto duro nei confronti dell’Ucraina”, pur riconoscendolo come un punto di inizio per una trattativa auspicabile.Crosetto ha inoltre sottolineato la tattica di Trump, fatta di provocazioni e blandizie, che rende necessario un approccio cauto e consapevole.

Incontro bilaterale con la Cina

A margine del G20, Meloni ha avuto un incontro bilaterale con il primo ministro cinese Li Qiang, a cui ha partecipato anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. Durante il confronto, la premier ha sottolineato l’importanza di garantire condizioni di parità per le aziende che operano sui mercati internazionali e di assicurare la sicurezza delle catene di approvvigionamento globali, in particolare per i componenti essenziali per la produzione industriale.

Un’opportunità da non sprecare

La posizione di Giorgia Meloni, che vede nel piano Trump una base di partenza per la pace in Ucraina, rappresenta un’apertura pragmatica verso un’iniziativa che, pur controversa, potrebbe sbloccare una situazione di stallo. È fondamentale che l’Europa agisca in modo unitario e propositivo, sostenendo l’Ucraina e contribuendo attivamente alla ricerca di una soluzione negoziata che rispetti i principi del diritto internazionale e garantisca la sicurezza e la stabilità della regione.

Di veritas

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