Tajani: Impianti obsoleti frenano Euro 2032 e sviluppo aree interne
Durante la presentazione del progetto ‘Turismo delle radici’ a Villa Madama, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha lanciato un allarme sullo stato dell’impiantistica sportiva italiana. “Abbiamo purtroppo l’impiantistica obsoleta, nonostante gli sforzi che facciamo, stiamo faticando tantissimo anche per organizzare i giochi dei campionati europei di calcio del 2032 insieme alla Turchia”, ha dichiarato Tajani, sottolineando le difficoltà concrete che questa situazione comporta.
Un problema diffuso, dai grandi stadi ai piccoli centri
Il problema non riguarda solo i grandi stadi, ma si estende all’impiantistica sportiva dei piccoli centri. “Tutta la nostra impiantistica sportiva è obsoleta, non sono soltanto i grandi stadi. È obsoleta anche l’impiantistica sportiva dei piccoli centri”, ha specificato Tajani. Questa carenza infrastrutturale rappresenta un freno allo sviluppo delle aree interne, che necessitano di impianti moderni e funzionali per attrarre investimenti e promuovere l’attività sportiva.
Soluzioni in vista con il ‘Turismo delle radici’
Il progetto ‘Turismo delle radici’ potrebbe rappresentare un’opportunità per migliorare la situazione. Tajani ha spiegato che alcune iniziative in Lazio e Puglia “guardano anche alla possibilità di realizzare infrastrutture sportive”. L’obiettivo è quello di valorizzare le aree interne attraverso la creazione di impianti sportivi moderni, in grado di ospitare eventi e attrarre turisti. “Se vogliamo valorizzare le aree interne, dobbiamo anche mettere a disposizione impianti che sono costruiti. Così abbiamo fatto, così faremo”, ha concluso il ministro.
Un’occasione per rilanciare lo sport italiano
L’allarme lanciato da Tajani sull’obsolescenza dell’impiantistica sportiva italiana è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. L’organizzazione degli Europei 2032 rappresenta un’occasione unica per investire in nuove infrastrutture e modernizzare quelle esistenti, rilanciando lo sport italiano e promuovendo lo sviluppo delle aree interne. È fondamentale che il governo e le istituzioni locali collaborino per sfruttare al meglio questa opportunità, garantendo che l’Italia sia pronta ad accogliere al meglio i tifosi e gli atleti di tutta Europa.