Pressione da Mosca per negoziati immediati
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito l’urgenza che Kiev prenda una “decisione responsabile” per la pace, sottolineando che “deve farlo ora”. Secondo Peskov, l’efficacia delle forze armate russe dovrebbe convincere il presidente ucraino Zelensky a negoziare immediatamente, avvertendo che “lo spazio per la libertà di decisione per lui si riduce man mano che perde territori”. Questa dichiarazione giunge in un momento critico, con crescenti pressioni internazionali per trovare una soluzione diplomatica al conflitto.
Minimizzazione del piano di pace USA
Peskov ha minimizzato il presunto piano di pace in 28 punti degli Stati Uniti, affermando che la Russia non ha ricevuto alcuna proposta ufficiale. “La parte russa rimane sulla linea delle discussioni che si sono svolte ad Anchorage”, ha detto, riferendosi al vertice di Ferragosto con Donald Trump. Ha aggiunto che Mosca è a conoscenza di possibili modifiche e formulazioni approvate, ma le ha apprese principalmente dalla stampa. Nonostante ciò, Peskov ha assicurato che i contatti tra Russia e Stati Uniti non si sono interrotti.
Negoziati riservati per il successo
Il Cremlino ha espresso la sua preferenza per negoziati di pace riservati, rifiutando di discuterne pubblicamente. “Volete che conduciamo negoziati su una questione così complessa in modalità megafono?”, ha risposto Peskov ai giornalisti. Ha sottolineato che Mosca è aperta a negoziati di pace “per il successo di negoziati di pace, non per il processo in sé”. Questa posizione suggerisce una volontà di impegnarsi in un dialogo costruttivo, ma con riserve sulla trasparenza e sulla pubblicità delle discussioni.
Assenza di conferme ufficiali sul piano USA
Peskov ha ribadito che Mosca non ha ricevuto ufficialmente dagli Stati Uniti il presunto piano di pace in 28 punti. Questa mancanza di comunicazione formale solleva interrogativi sulla concretezza e sulla serietà della proposta americana, e potrebbe indicare una divergenza di vedute tra le parti coinvolte nel conflitto.
Valutazioni sulla strategia russa
Le dichiarazioni di Peskov riflettono una strategia russa volta a esercitare pressione sull’Ucraina affinché accetti negoziati immediati, sfruttando la situazione militare sul campo. Allo stesso tempo, la minimizzazione del piano di pace USA potrebbe indicare una mancanza di fiducia nelle proposte occidentali o una volontà di mantenere il controllo del processo negoziale. La preferenza per negoziati riservati suggerisce un approccio pragmatico, ma solleva anche preoccupazioni sulla trasparenza e sulla partecipazione di tutte le parti interessate.
