Richiesta di conferma della condanna in appello

La Procura Generale di Milano ha formalmente richiesto alla quarta sezione penale della Corte d’Appello la conferma della condanna di primo grado a 4 anni di reclusione per Irene Pivetti, ex presidente della Camera, per i reati di evasione fiscale e autoriciclaggio. Il sostituto procuratore Giovanni Tarzia, applicato in secondo grado con la Procura generale, ha motivato la richiesta sottolineando la gravità delle accuse e la solidità delle prove raccolte nel corso delle indagini.

Dettagli sull’indagine e sulle operazioni contestate

L’indagine, che ha portato alla condanna in primo grado emessa dal Tribunale il 26 settembre 2024, verte su una serie di operazioni commerciali risalenti al 2016, per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Al centro dell’inchiesta, la compravendita di tre Ferrari Granturismo, ritenuta dagli inquirenti un’operazione finalizzata al riciclaggio di proventi derivanti da illeciti fiscali. La Procura ha inoltre chiesto la conferma della confisca di oltre 3,4 milioni di euro, disposta in primo grado come misura preventiva per evitare l’ulteriore dispersione dei beni illecitamente acquisiti.

Coinvolgimento di altri imputati e richieste della Procura

Oltre a Irene Pivetti, nel processo sono coinvolti anche il pilota di rally ed ex campione di Granturismo Leonardo ‘Leo’ Isolani e sua moglie Manuela Mascoli. Entrambi sono stati condannati in primo grado a 2 anni di reclusione, con pena sospesa e non menzione. La Procura ha chiesto la conferma della condanna anche per Isolani e Mascoli, ritenendo che abbiano avuto un ruolo attivo nelle operazioni di riciclaggio contestate.

La difesa di Irene Pivetti e l’attesa per la sentenza

Irene Pivetti, presente in aula durante l’udienza, ha ribadito la sua innocenza, sostenendo di non aver commesso alcun reato. Il suo legale, l’avvocato Filippo Cocco, ha chiesto alla Corte d’Appello di ribaltare la sentenza di primo grado, argomentando che non vi sono prove sufficienti a carico della sua assistita e che gli elementi presenti nel fascicolo processuale dimostrano la sua estraneità ai fatti contestati. La sentenza d’appello è attesa per il mese di dicembre.

Riflessioni sul caso Pivetti e la lotta all’evasione

Il caso di Irene Pivetti solleva importanti questioni sull’evasione fiscale e sul riciclaggio di denaro, reati che minano l’integrità del sistema economico e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. La richiesta di conferma della condanna da parte della Procura dimostra l’impegno delle autorità giudiziarie nel contrastare tali fenomeni, mentre l’attesa per la sentenza d’appello mantiene alta l’attenzione sull’esito di un processo che ha suscitato grande interesse nell’opinione pubblica.

Di veritas

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