Levata di scudi dei sindacati
Le recenti dichiarazioni del sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, riguardanti le “verifiche artistiche” alle fondazioni lirico sinfoniche, hanno scatenato una dura reazione da parte dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Fials del Teatro alla Scala. In una nota congiunta, i rappresentanti dei lavoratori hanno espresso forte preoccupazione per le modalità con cui tali verifiche sono state presentate, percependo un’aria di “mera ritorsione” e un tentativo di “mettere in riga” chi opera quotidianamente nel mondo dello spettacolo dal vivo.
Un attacco ingiustificato al mondo dello spettacolo?
I sindacati sottolineano come il personale artistico, con la sua dedizione e responsabilità, meriti riconoscimento e sostegno, non certo minacce. Ricordano, inoltre, che il contratto collettivo di lavoro già prevede meccanismi di verifica professionale e artistica, rendendo superflue le nuove misure proposte. La presa di posizione dei sindacati si concentra, in particolare, sulla percezione di un attacco ingiustificato a un settore che contribuisce in modo significativo al prestigio culturale italiano.
L’eccellenza dell’orchestra della Scala
Un punto centrale della critica sindacale riguarda il valore internazionale dell’orchestra del Teatro alla Scala, insignita del prestigioso premio “Opera Award” nel 2018 e nuovamente nel 2024 come migliore orchestra d’opera al mondo. Tale riconoscimento, secondo i sindacati, testimonia l’eccellenza già presente nel sistema e rende ancor più incomprensibili le iniziative di verifica promosse dal sottosegretario Mazzi.
Richiesta di investimenti e rispetto
Cgil, Cisl, Uil e Fials del Teatro alla Scala rivendicano il ruolo istituzionale del Sottosegretario alla Cultura, che dovrebbe essere quello di promuovere e sostenere il patrimonio culturale italiano, anziché indebolirlo con “scossoni mediatici” e verifiche punitive. I sindacati chiedono, invece, investimenti concreti, rispetto dei contratti, ascolto delle professionalità e riconoscimento delle eccellenze esistenti, sottolineando che solo attraverso la responsabilità delle istituzioni e non con la retorica della ritorsione si può migliorare il sistema culturale italiano.
Un dialogo costruttivo è necessario
La levata di scudi dei sindacati del Teatro alla Scala evidenzia una profonda frattura tra il mondo dello spettacolo e le istituzioni. Al di là delle singole posizioni, è auspicabile un dialogo costruttivo che tenga conto delle esigenze di tutte le parti coinvolte, al fine di valorizzare e sostenere il patrimonio culturale italiano, evitando inutili contrapposizioni e promuovendo un clima di collaborazione e rispetto reciproco.
