Aumento dei furti d’auto in Europa: un quadro preoccupante

L’Europa si trova ad affrontare una crescente ondata di furti d’auto, alimentata dall’evoluzione delle tecniche digitali utilizzate dai criminali. Maurizio Iperti, president di Connected Car Solutions di LoJack International, ha lanciato l’allarme durante il “Vehicle Crime Investigators (VCI) Event 2025”, un forum che riunisce esperti e forze dell’ordine per analizzare le nuove dinamiche del crimine legato ai veicoli.

Tecniche digitali sofisticate: la nuova frontiera dei furti d’auto

Secondo Iperti, le organizzazioni criminali operano ormai su scala transnazionale e sfruttano strumenti avanzati come l’hacking elettronico, il relay attack, la clonazione delle chiavi e i jammer GPS. Queste tecniche rendono sempre più difficile il recupero dei veicoli rubati e richiedono un approccio più sofisticato per contrastare il fenomeno.
Il relay attack, ad esempio, sfrutta la tecnologia keyless per intercettare e amplificare il segnale della chiave originale, consentendo ai ladri di aprire e avviare l’auto senza la necessità di forzare la serratura o manomettere il sistema di accensione.
La clonazione delle chiavi, invece, permette ai criminali di creare copie identiche delle chiavi originali, ottenendo così un accesso illimitato al veicolo.
I jammer GPS, infine, vengono utilizzati per bloccare il segnale GPS dell’auto, rendendo impossibile la sua localizzazione da parte delle forze dell’ordine o dei sistemi di sicurezza.

La necessità di una risposta integrata e coordinata

Di fronte a questa minaccia in evoluzione, Iperti sottolinea l’importanza di una risposta integrata e coordinata a livello internazionale. “La lotta ai furti non può più essere affrontata solo a livello nazionale”, ha affermato. “Serve una collaborazione tra le forze dell’ordine, i costruttori automobilistici, le compagnie assicurative e gli operatori tecnologici per contrastare efficacemente questo fenomeno”.

Furti transfrontalieri e traffici illeciti: le rotte del crimine

Negli ultimi mesi, si è registrato un aumento dei furti transfrontalieri, con i veicoli sottratti che vengono spesso nascosti, re-immatricolati o smontati per poi essere spediti verso l’Europa orientale, l’Africa occidentale e il Marocco. Le indagini indicano la presenza di una rete attiva tra Francia, Italia e Paesi Bassi, con transito nel sud della Spagna.
La libertà di movimento nell’area Schengen e il mercato nero dei ricambi rendono ancora più complessa l’attività investigativa, spingendo le autorità europee a rafforzare la cooperazione per contrastare il traffico illecito di veicoli.

La tecnologia Mesh di LoJack: una rete di sicurezza per il recupero dei veicoli rubati

Durante il Forum, LoJack ha illustrato la tecnologia Mesh, oggi attiva in tutta Europa. Questa rete, basata su 1,1 milioni di veicoli dotati di dispositivo, permette il rilevamento automatico dei mezzi rubati e la trasmissione immediata della posizione alla centrale operativa, trasformando ogni auto in un nodo della rete di sicurezza.
La tecnologia Mesh si basa su una rete di comunicazione peer-to-peer, in cui ogni veicolo dotato di dispositivo LoJack funge da ripetitore per gli altri veicoli. In questo modo, anche se un veicolo rubato si trova in una zona con scarsa copertura di rete, la sua posizione può comunque essere rilevata grazie alla presenza di altri veicoli LoJack nelle vicinanze.

Successi della collaborazione internazionale: il recupero di 18 veicoli in Spagna

La collaborazione internazionale ha già dato risultati significativi. In una recente operazione, la Guardia Civil spagnola ha recuperato 18 veicoli rubati in cinque Paesi europei, individuati nel porto di Algeciras grazie alle rilevazioni Mesh. Il valore complessivo dei mezzi recuperati è di 650.000 euro, con 26 persone coinvolte nell’indagine.
Questo successo dimostra l’efficacia della cooperazione tra le forze dell’ordine e gli operatori tecnologici nella lotta contro i furti d’auto e il traffico illecito di veicoli.

Considerazioni

L’aumento dei furti d’auto in Europa è un problema serio che richiede un approccio coordinato e innovativo. Le tecniche digitali avanzate utilizzate dai criminali rappresentano una sfida per le forze dell’ordine e i sistemi di sicurezza tradizionali. La collaborazione tra le autorità, i costruttori automobilistici, le compagnie assicurative e gli operatori tecnologici è fondamentale per contrastare efficacemente questo fenomeno e proteggere i cittadini dai crimini legati ai veicoli.

Di davinci

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