Una cerimonia solenne in Piazza Unità d’Italia

Piazza Unità d’Italia a Trieste ha fatto da cornice a un evento significativo per il Corpo degli Alpini: la consegna del cappello con la penna a 140 nuovi membri. Dopo dodici settimane di intenso addestramento presso il Centro Addestramento Alpino di Aosta, i giovani militari hanno ricevuto il copricapo che simboleggia il loro ingresso ufficiale nel corpo.

Simbolismo e tradizione: la consegna del cappello

La cerimonia è iniziata con la consegna del cappello all’alpino Matteo Botta, primo classificato del corso Monte Nero III, da parte del generale Lorenzo D’Addario, comandante delle forze operative terrestri dell’Esercito. Un momento particolarmente toccante è stata la consegna del cappello all’alpino Giorgio Perucchetti da parte di Paola Del Din, classe 1923, partigiana e medaglia d’oro al valor militare. Gabriel Montesion ha ricevuto il copricapo dal sergente degli alpini paracadutisti Andrea Adorno, anch’egli medaglia d’oro per un’operazione in Afghanistan. Il comandante delle Truppe Alpine Michele Risi e il Presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero hanno consegnato il cappello a due alpini particolarmente meritevoli.
A seguire, si è svolta la consegna collettiva, con i ‘Veci’ dell’Associazione che hanno posto il cappello sul capo dei giovani militari, perpetuando un rito che affonda le sue radici nella storia del Corpo.

Un percorso impegnativo e una futura assegnazione

La cerimonia ha concluso un percorso formativo impegnativo, che ha incluso corsi basici di alpinismo e mountain warfare. I neo-alpini saranno ora assegnati alle brigate Taurinense e Julia, dove presteranno servizio in diverse specializzazioni, tra cui fanteria alpina, artiglieria da montagna, genio e logistica.

La ‘settimana del cappello alpino’: un programma ricco di eventi

La ‘settimana del cappello alpino’ è stata inaugurata martedì con il saluto delle istituzioni e l’alzabandiera al monumento ai Caduti di Trieste. Il programma ha previsto anche esercitazioni di arrampicata e combattimento sulle falesie di Duino, nonché cerimonie commemorative ai sacrari di Oslavia e Redipuglia. L’evento è stato organizzato grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, del Comune di Trieste e dell’Associazione Nazionale Alpini.

Riflessioni sull’Artico e sulla gestione delle emergenze

La settimana è stata arricchita da due incontri di natura scientifica, militare e accademica, incentrati sull’Artico e sui modelli di risposta alle emergenze. In particolare, è stato ricordato il ruolo degli alpini durante il sisma in Friuli del 1976, quando furono in prima linea nelle operazioni di soccorso.

Un legame indissolubile tra storia, tradizione e futuro

La cerimonia di consegna del cappello alpino a Trieste rappresenta un momento di forte valore simbolico, che unisce la storia e le tradizioni del Corpo con l’entusiasmo e la dedizione delle nuove generazioni. L’evento sottolinea l’importanza del ruolo degli Alpini nella difesa del territorio e nella gestione delle emergenze, confermando il loro legame indissolubile con la comunità e con i valori di solidarietà e impegno civile.

Di veritas

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