Venditti al Riesame: Nuova battaglia legale
Mario Venditti, ex procuratore aggiunto di Pavia, è comparso oggi al Tribunale di Brescia accompagnato dai suoi legali. Al centro della discussione il ricorso contro il sequestro dei suoi apparati informatici, misura disposta dalla Procura bresciana nell’ambito dell’inchiesta che indaga sulla presunta mala gestione della procura di Pavia. Venditti, noto per la sua riservatezza, ha preferito non rilasciare dichiarazioni ai media presenti.
Sequestro già annullato due volte
Non è la prima volta che Venditti si trova a contestare questa misura. In precedenza, i giudici del Riesame avevano già annullato per ben due volte il sequestro dei suoi dispositivi. La Procura, tuttavia, ha riproposto il provvedimento, innescando un nuovo round di battaglie legali.
Anche i carabinieri Spoto e Sapone contestano il sequestro
Oltre a Venditti, anche i carabinieri Giuseppe Spoto e Silvio Sapone, coinvolti nell’inchiesta, hanno chiesto l’annullamento del sequestro dei loro dispositivi. I loro legali hanno espresso forti dubbi sulla legittimità del provvedimento.
Le argomentazioni della difesa
L’avvocato Giorgia Spiaggi, difensore dei carabinieri, ha dichiarato: “Il pubblico ministero ha ripresentato una sorta di clone del sequestro precedente, senza che nulla sia cambiato nel frattempo”. Secondo la legale, mancherebbe un “collegamento funzionale tra le prove ricercate e l’oggetto sottoposto a sequestro”, motivo per cui si aspetta un nuovo annullamento da parte del Tribunale.
Le telefonate tra Sapone e Sempio al centro dell’attenzione
L’avvocato Spiaggi ha affrontato anche la questione delle telefonate tra il luogotenente Sapone e Sempio, figure chiave nell’inchiesta. “Il luogotenente Sapone ha sempre detto di non ricordare di aver fatto quelle telefonate”, ha precisato l’avvocato, sottolineando come non si possa accusare qualcuno per una semplice amnesia.
Un’inchiesta complessa e controversa
L’inchiesta sulla presunta mala gestione della procura di Pavia si conferma un caso complesso e denso di implicazioni. La reiterazione del sequestro dei dispositivi informatici, nonostante i precedenti annullamenti, solleva interrogativi sulla solidità delle prove a sostegno dell’accusa. Sarà interessante seguire gli sviluppi di questa vicenda giudiziaria e comprendere se le argomentazioni della difesa troveranno accoglimento presso il Tribunale del Riesame.
