Un compleanno tra sfide e speranze
Abu Mazen, nato il 15 novembre 1935 a Safad, oggi in Israele, compie 90 anni in un contesto estremamente complesso. Mentre Gaza è ridotta in macerie, il presidente dell’Autorità Palestinese (Anp) si impegna a riportare al centro del dibattito l’Anp, di cui è presidente da due decenni, e a costruire uno “Stato moderno” in Palestina.
Insieme al presidente del Camerun Paul Biya (92 anni) e al re dell’Arabia Saudita, Salman bin Abdulaziz Al Saud (89 anni), Abu Mazen è tra i leader più anziani del mondo, continuando a svolgere un ruolo attivo nella politica internazionale.
Un percorso tra politica e diplomazia
Dopo il 1948, Abu Mazen si è stabilito con la famiglia in Siria, laureandosi in Legge nel 1958. Ha lavorato al ministero della Pubblica Istruzione in Qatar tra il 1957 e il 1970. È stato tra i fondatori del partito Al-Fatah, diventando membro del Comitato Centrale nel 1964.
Nel 1982 ha conseguito un dottorato in Storia presso l’Università di Mosca. Nel 1996 è stato eletto segretario del Comitato Esecutivo dell’Organizzazione per la Liberazione della Palestina (Olp). In questa veste, ha partecipato a momenti cruciali del conflitto israelo-palestinese, come i colloqui di pace di Madrid del 1991 e gli accordi di Oslo del 1993.
Nel 2003 è stato designato primo ministro del governo dell’Anp e, due anni dopo, ne è stato eletto presidente.
Le priorità attuali: riforme ed elezioni
Durante la sua visita a Roma del 6-7 novembre, Abu Mazen ha sottolineato le sue priorità: l’impegno per le riforme e per le elezioni entro un anno dalla fine del conflitto a Gaza. Ha chiarito che Hamas non avrà alcun ruolo in questo processo, posizione ribadita anche durante una visita successiva a Parigi.
La ricerca di sostegno internazionale è cruciale per Abu Mazen, come dimostra l’incontro con Papa Francesco, il presidente Mattarella e la premier Meloni a Roma.
Il ruolo dell’Autorità Palestinese
L’Autorità Palestinese, guidata da Abu Mazen, si trova in una posizione delicata. Da un lato, deve affrontare la difficile situazione umanitaria a Gaza e la ricostruzione post-conflitto. Dall’altro, deve rilanciare il processo di pace con Israele e rafforzare le proprie istituzioni per garantire una governance efficace e democratica.
Le riforme interne e le elezioni rappresentano passi fondamentali per rafforzare la legittimità dell’Anp e per rispondere alle aspirazioni del popolo palestinese.
Un futuro incerto ma con speranza
Il novantesimo compleanno di Abu Mazen arriva in un momento di grandi sfide per la Palestina. La situazione a Gaza è drammatica e il futuro del processo di pace appare incerto. Tuttavia, gli sforzi del presidente palestinese per ottenere sostegno internazionale e promuovere riforme interne offrono un barlume di speranza per la costruzione di uno Stato palestinese moderno e indipendente.
