Un’opera di Queneau rivisitata con estro
Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia ospita uno spettacolo unico nel suo genere: “Esercizi di stile”, un’opera che trae ispirazione dal capolavoro di Raymond Queneau, “Exercices de style”, attraverso la lente interpretativa di Umberto Eco. Sul palco, Emanuela Pistone (anche regista), Francesco Foti e Agostino Zumbo danno vita a 40 delle 99 variazioni originarie, trasformando una banale vicenda in un caleidoscopio di stili e linguaggi.
Una trama semplice, infinite interpretazioni
La trama è volutamente insignificante: un giovane su un autobus affollato, un litigio passeggero, una discussione sul posizionamento di un bottone. Eppure, da questi elementi minimi, si dipana un universo di possibilità espressive. I tre attori si cimentano in giochi di lingue, dialetti, intonazioni, esasperando le parole e torcendo i significati, in un tour de force che spazia dal divertente al colto, dal volgare al sublime.
Poliedricità e bravura al servizio della scena
In un ambiente scenico essenziale, dominato dal bianco e dalla nudità del palcoscenico, la regia e la bravura degli interpreti diventano gli elementi centrali dello spettacolo. Pistone, Foti e Zumbo si dimostrano camaleontici e versatili, capaci di passare dalla religiosità del “latino maccheronico” alle sonorità onomatopeiche con disinvoltura e maestria.
Un omaggio all’OiLiPo
Lo spettacolo è preceduto da una proiezione animata che anticipa la natura ludica e sperimentale dell’opera, in cui le lettere si animano e si trasformano, incarnando il significato delle parole stesse. “Exercices de style” si rivela un omaggio al movimento letterario francese degli anni ’60, l’OiLiPo (Ouvroir de littérature potentielle), che ha fatto della sperimentazione linguistica e della combinazione di letteratura e matematica il suo marchio distintivo.
Un’esplorazione del potenziale del linguaggio
“Esercizi di stile” è un’opera che invita a riflettere sulla ricchezza e sulla versatilità del linguaggio, dimostrando come una semplice storia possa essere raccontata in infiniti modi diversi. Uno spettacolo intelligente e divertente, che celebra la creatività e la capacità di trasformazione dell’arte teatrale.