Il messaggio del Papa alla COP30

In un messaggio potente e incisivo letto dal cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin alla COP30 di Belém, in Brasile, Papa Francesco ha ribadito l’urgenza di unire gli sforzi per la salvaguardia del creato e la promozione della pace. Il Pontefice ha sottolineato come i conflitti internazionali non debbano oscurare la crescente consapevolezza che la pace è minacciata anche dal degrado ambientale, dallo sfruttamento delle risorse naturali e dai cambiamenti climatici.

Un legame indissolubile tra pace e ambiente

Papa Francesco ha evidenziato un nesso inscindibile tra la cura del creato e la costruzione della pace. Questa visione olistica riconosce che la crisi climatica e il degrado ambientale non sono solo problemi ecologici, ma anche questioni di giustizia sociale e di sicurezza globale. Il saccheggio delle risorse naturali e il progressivo declino della qualità della vita, causati dai cambiamenti climatici, alimentano tensioni e conflitti, minando la stabilità delle comunità e delle nazioni.

Appello alla cooperazione internazionale e al multilateralismo

Per affrontare queste sfide complesse, Papa Francesco ha invocato una cooperazione internazionale e un multilateralismo coeso e lungimirante. Ha esortato i leader mondiali a mettere al centro la sacralità della vita, la dignità di ogni essere umano e il bene comune. Il Pontefice ha deplorato gli approcci politici e i comportamenti umani caratterizzati da egoismo collettivo, disprezzo per gli altri e miopia, che ostacolano la costruzione di un futuro sostenibile e pacifico.

Responsabilità, giustizia ed equità per una pace duratura

Il Papa ha lanciato un appello alla COP30 affinché le parole e le riflessioni si traducano in scelte e azioni concrete, basate sulla responsabilità, sulla giustizia e sull’equità. Solo attraverso un impegno condiviso e una visione di lungo termine sarà possibile raggiungere una pace duratura attraverso la cura del creato e del prossimo. Il Pontefice ha sottolineato che la crisi climatica colpisce tutti e che le azioni correttive devono coinvolgere governi locali, sindaci, governatori, ricercatori, giovani, imprenditori, organizzazioni religiose e ONG.

Il ruolo della Chiesa e delle comunità locali

La Chiesa cattolica, insieme ad altre organizzazioni religiose e alla società civile, è chiamata a svolgere un ruolo attivo nella promozione di una cultura della cura e della responsabilità ambientale. Le comunità locali, con la loro conoscenza del territorio e la loro capacità di mobilitazione, sono fondamentali per implementare soluzioni sostenibili e per promuovere un cambiamento di mentalità che metta al centro il rispetto per il creato e per le generazioni future.

Un appello all’azione per un futuro sostenibile

Il messaggio di Papa Francesco alla COP30 è un richiamo urgente alla responsabilità collettiva. Di fronte alle sfide globali del cambiamento climatico e della crescente disuguaglianza, è necessario un cambio di paradigma che metta al centro la cura del creato e la dignità umana. Solo attraverso un impegno congiunto e una visione di lungo termine sarà possibile costruire un futuro sostenibile e pacifico per tutti.

Di veritas

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