Un Viaggio Emozionale nel Cuore della Memoria Carboniense
Le memorie personali degli abitanti di Carbonia prendono vita in una suggestiva installazione immersiva ed emozionale, proiettata sulla facciata del Cine teatro, di fronte alla piazza principale della città. Si tratta di Mnemotheque, un’opera multimediale ideata appositamente per il Carbonia Film Festival dal regista e compositore torinese Giorgio Ferrero. L’installazione, descritta dall’autore come “un caleidoscopio visivo di emozioni, in un dialogo tra la contemporaneità e l’universo dei ricordi”, rappresenta un’occasione unica per immergersi nel patrimonio storico e culturale della comunità carboniense.
Un’Opera Multimediale che Unisce Passato e Presente
Giorgio Ferrero, figura di spicco nel panorama cinematografico e delle installazioni videomediali, ha rielaborato materiale cinematografico di famiglia, accuratamente conservato nell’archivio in nastro magnetico della Società Umanitaria di Carbonia. Attraverso il suo talento estetico e la sua profonda competenza, Ferrero ha dato vita a un viaggio di circa 10 minuti, durante il quale il pubblico, in un gioco di specchi, si perde nei ricordi altrui, riscoprendo al contempo le proprie memorie legate alle relazioni familiari, all’infanzia e ai viaggi.
L’Inaugurazione e la Performance Live della Colonna Sonora
L’opera è stata inaugurata sabato 8 novembre, con Giorgio Ferrero che ha eseguito dal vivo la colonna sonora composta appositamente per l’installazione. A partire dalle ore 18:00, l’artista ha incontrato il pubblico del Film Festival, che ha potuto apprezzare proiezioni, installazioni, musica, incontri e momenti di formazione fino al 9 novembre. La rielaborazione di Ferrero intreccia il materiale d’archivio, creando, con un linguaggio innovativo, un racconto fatto di immagini, luci e suoni. La colonna sonora avvolge il pubblico, trasportandolo in un mondo in cui le memorie storiche si fondono con l’elettronica contemporanea.
Un Dialogo tra Suoni Antichi e Moderni
A rendere l’esperienza ancora più coinvolgente è la compresenza di chitarre baritone e clarinetti, strumenti che evocano le atmosfere delle vecchie pellicole, creando un ponte tra passato e presente, un tema ricorrente in Mnemotheque. “Quando ho visionato l’archivio”, ha raccontato Ferrero all’ANSA, “mi sono imbattuto in un materiale di alto valore storico e con una interessante estetica. Un pezzo di storia dell’intelligenza umana dal dopoguerra fino agli anni ’90, materiale puro, pulito, istintivo che ho cercato di far convivere con la contemporaneità. Un mondo del ricordo, proiettato in un immaginario che appartiene al mondo di oggi e spero di domani”.
Un Invito alla Riflessione sul Valore della Memoria
Mnemotheque, grazie alla potenza delle tecnologie avanzate e alla sua capacità espressiva, è “un invito ad entrare in sala come in una sorta di forziere che detiene un’importante conoscenza e forma espressiva umana”, suggerisce l’autore, “e a riflettere sul valore della memoria collettiva e personale”. L’installazione si propone come un’esperienza immersiva che stimola la riflessione sulla memoria, sia individuale che collettiva, invitando il pubblico a riscoprire le proprie radici e a confrontarsi con la storia della comunità carboniense.
Un’Opera che Celebra la Memoria e l’Identità Culturale
“Mnemotheque” rappresenta un’iniziativa di grande valore culturale, capace di valorizzare il patrimonio storico di Carbonia attraverso un linguaggio artistico contemporaneo e accessibile. L’opera di Giorgio Ferrero non solo offre un’esperienza emozionante e coinvolgente per il pubblico, ma stimola anche una riflessione profonda sul significato della memoria e sull’importanza di preservare e tramandare le proprie radici culturali. In un’epoca dominata dalla velocità e dall’effimero, progetti come “Mnemotheque” ci ricordano l’importanza di fermarsi, ascoltare e riscoprire la ricchezza del nostro passato.