Avanza la cessione di Sparkle
Durante una recente conference call con gli analisti, l’AD di Tim, Pietro Labriola, ha rassicurato sul progresso della vendita di Sparkle al Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) e a Retelit. “Tutto procede bene verso il closing all’inizio del 2026”, ha dichiarato Labriola, rispondendo alle domande degli analisti.
L’accordo di finalizzazione, siglato ad aprile, prevedeva originariamente il completamento dell’operazione entro l’ultimo trimestre del 2025, con una valutazione di Sparkle pari a 700 milioni di euro. Tuttavia, l’intesa include una clausola di rettifica del prezzo, qualora non vengano raggiunti determinati obiettivi relativi all’Ebitda del 2025.
La partnership con Poste per Cloud e IA
Gli analisti hanno manifestato un vivo interesse riguardo al contributo di Poste Italiane nella joint venture in fase di progettazione, finalizzata alla gestione di piattaforme Cloud e Intelligenza Artificiale. Labriola ha sottolineato l’expertise di Poste, affermando che “Poste ha tantissimo know how, è fortissima nell’open source”.
Elio Schiavo, responsabile del business Enterprise di Tim, ha aggiunto ulteriori dettagli, precisando che la collaborazione vedrà l’impiego di “200 tecnici e ingegneri che lavoreranno con noi, un esercito”, evidenziando l’importanza delle risorse umane coinvolte nel progetto.
Dettagli sull’accordo di vendita di Sparkle
L’operazione di vendita di Sparkle rappresenta un passo significativo nella strategia di Tim volta alla razionalizzazione del proprio portafoglio di asset. Sparkle, fornitore globale di servizi di telecomunicazione, è un asset strategico nel settore delle infrastrutture di rete. La sua cessione al Mef e a Retelit mira a valorizzare l’azienda e a garantire la sua crescita nel lungo termine.
La potenziale rettifica del prezzo di vendita, legata al raggiungimento di specifici obiettivi di Ebitda nel 2025, sottolinea l’importanza della performance aziendale nel determinare il valore finale dell’operazione. Questo meccanismo incentiva il management di Sparkle a massimizzare i risultati economici nel periodo transitorio.
Implicazioni della joint venture con Poste
La creazione di una joint venture con Poste Italiane per la gestione di piattaforme Cloud e IA rappresenta una mossa strategica per Tim, che mira a rafforzare la propria posizione nel mercato dei servizi digitali. La combinazione delle competenze tecnologiche di Tim con l’esperienza di Poste nel settore dell’open source e nella gestione di grandi infrastrutture promette di generare sinergie significative.
L’apporto di 200 tecnici e ingegneri da parte di Poste testimonia l’impegno e l’importanza attribuita a questa partnership. La joint venture potrebbe favorire lo sviluppo di soluzioni innovative nel campo del Cloud e dell’IA, con potenziali benefici per le imprese e la pubblica amministrazione.
Prospettive future e sfide
La cessione di Sparkle e la partnership con Poste rappresentano due tasselli importanti nella strategia di Tim. Il successo di queste operazioni dipenderà dalla capacità di Tim di gestire efficacemente la transizione e di integrare le competenze di Poste nella nuova joint venture. Le sfide includono la gestione delle dinamiche competitive nel mercato dei servizi digitali e la necessità di garantire la sostenibilità finanziaria delle operazioni nel lungo termine.
