Mieli e il suo amore per Gorizia
Durante un incontro al Festival del dialogo interreligioso a Gorizia, Paolo Mieli ha dichiarato il suo amore incondizionato per la città isontina. Interagendo con Fabrizio Brancoli, vicedirettore del Gruppo Nem, Mieli ha affermato: “Se dovessi scegliere una città in cui trascorrere i prossimi anni non avrei dubbi: sicuramente sarebbe Gorizia, per me la capitale del cuore”. L’evento è stato introdotto dal sindaco Rodolfo Ziberna e dall’assessora comunale alla Capitale europea della cultura, Patrizia Artico, sottolineando l’importanza della presenza di Mieli per la città.
La Transalpina: un simbolo di divisione e riconciliazione
Mieli ha espresso un particolare legame con l’antica stazione della Transalpina, un luogo che un tempo segnava la frontiera con l’Europa orientale. “Per me era l’occasione di vedere da vicino cos’è una divisione e qual è il prezzo da pagare per superarla, quindi ritengo giusto averne lasciato traccia”, ha spiegato. La stazione, oggi simbolo di unità e collaborazione transfrontaliera, rappresenta per Mieli un monito a non dimenticare le sofferenze del passato.
Go!2025: un’opportunità da coltivare nel tempo
A proposito della Capitale europea della cultura, condivisa con Nova Gorica, Mieli ha auspicato che lo spirito di Go!2025 non si esaurisca in un solo anno. “Gorizia per la sua storia e per quanto state facendo meriterebbe che lo spirito della Capitale europea durasse non solo per un anno, ma per un decennio. Io mi impegno per questo: dobbiamo concepire il titolo di Go!2025 come l’accensione di un fiammifero. Sta a noi continuare a farlo vivere”.
Il ruolo di Gorizia nella memoria storica
Mieli ha sottolineato come visitare Gorizia significhi “capire che la storia è pesante e carica di drammi ed è bene ricordarla perché il mondo non conosca più quelle sofferenze”. La città, con il suo passato di confine e le sue cicatrici storiche, rappresenta un luogo di memoria fondamentale per le nuove generazioni.
Un invito a non dimenticare
Le parole di Paolo Mieli sono un potente invito a riflettere sul valore della memoria storica e sull’importanza di coltivare lo spirito di collaborazione e unità. Gorizia, con la sua storia unica e la sua vocazione transfrontaliera, rappresenta un esempio di come sia possibile superare le divisioni e costruire un futuro di pace e prosperità. L’auspicio di Mieli è che Go!2025 sia solo l’inizio di un percorso di crescita e sviluppo per la città e per l’intera regione.
