Un evento storico al Colosseo
In un gesto di unità e speranza, Papa Leone si è recato al Colosseo per partecipare alla preghiera ecumenica per la pace, un evento che ha concluso l’incontro internazionale promosso dalla Comunità di Sant’Egidio. La scelta del Colosseo, simbolo di storia e di fede, sottolinea l’importanza del messaggio di pace che si intende diffondere.
Accoglienza e partecipazione
Ad accogliere il Pontefice, erano presenti figure di spicco come Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, il presidente Marco Impagliazzo, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, e numerosi leader di altre confessioni cristiane. La loro presenza testimonia l’ampio sostegno e la condivisione dell’obiettivo comune di promuovere la pace nel mondo.
Unione nella preghiera
Papa Leone e gli altri leader cristiani si sono uniti in preghiera, elevando le loro voci per invocare la pace in un momento storico particolarmente segnato da conflitti e tensioni internazionali. La diversità delle confessioni presenti ha arricchito l’evento, dimostrando come la fede possa essere un potente strumento di dialogo e riconciliazione.
La presenza del Patriarcato di Mosca
Un elemento di particolare rilevanza è stata la partecipazione di Antonij, metropolita di Volokolamsk, responsabile delle Relazioni esterne del Patriarcato di Mosca. La sua presenza sottolinea l’importanza del dialogo interreligioso e la volontà di superare le divisioni, lavorando insieme per costruire un futuro di pace e fratellanza.
Un messaggio di speranza
La preghiera ecumenica al Colosseo rappresenta un potente messaggio di speranza in un momento di grande incertezza. L’unione di leader religiosi di diverse confessioni cristiane dimostra che, nonostante le differenze, è possibile trovare un terreno comune nella ricerca della pace. Questo evento ci ricorda l’importanza del dialogo, della comprensione reciproca e della collaborazione per superare le divisioni e costruire un futuro migliore per tutti.