L’accessibilità universale come fondamento per l’equità
Durante la sua audizione in Commissione parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza, la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha posto l’accento sull’importanza cruciale dell’accessibilità universale. “È fondamentale non solo eliminare barriere di varia natura che limitano l’interazione delle persone nella vita quotidiana, ma è anche necessario fare di più, è indispensabile iniziare a progettare per tutti e questo vale specialmente per i bambini. L’accessibilità universale diventa la base sulla quale costruire percorsi di vita più giusti e paritari”, ha affermato la ministra Locatelli.
Tutela del diritto alla piena partecipazione
La ministra ha sottolineato l’importanza di tutelare il diritto alla piena partecipazione alla vita scolastica, ricreativa, sportiva e relazionale per i bambini e gli adolescenti con disabilità. Questo impegno si traduce in azioni concrete volte a garantire che ogni bambino possa vivere una vita piena e inclusiva.
Aumento dei fondi per il supporto scolastico
Per sostenere la vita scolastica degli studenti con disabilità, il ministero per le Disabilità ha aumentato il fondo per l’autonomia e la comunicazione, portandolo da 200 milioni di euro (istituiti nel 2021) a 260 milioni di euro attuali. Inoltre, è stato istituito quest’anno un fondo specifico per il trasporto scolastico, con una dotazione di 70 milioni di euro. Questi fondi sono destinati a fornire il supporto necessario per garantire che gli studenti con disabilità possano accedere all’istruzione in modo equo e inclusivo.
Iniziative per la vita ricreativa e sportiva
Nei prossimi mesi, il bando “Vita & Opportunità”, con una dotazione di oltre 300 milioni di euro, includerà una linea dedicata ai minori con disabilità. Questa iniziativa mira a promuovere il diritto di tutti alla vita sociale, relazionale e sportiva, offrendo opportunità concrete per l’inclusione e la partecipazione attiva nella comunità.
Approccio bio-psico-sociale e progetto di vita
La ministra Locatelli ha evidenziato la necessità di perseguire un approccio bio-psico-sociale che garantisca ad ogni bambino, adolescente o adulto di essere non solo assistito o curato dal punto di vista sanitario, ma che dia valore anche agli aspetti relazionali, umani e sociali. Il progetto di vita, secondo Locatelli, è lo strumento chiave per garantire sostegni mirati e condivisi, individualizzati e che possono essere rivisti e modificati con il cambiare delle condizioni e con la crescita del minore. Questo progetto mira a superare la frammentazione tra gli ambiti sanitari e sociali, mettendo al centro il minore e la sua famiglia.
Un impegno concreto per l’inclusione
L’intervento della ministra Locatelli evidenzia un impegno concreto verso l’inclusione delle persone con disabilità, in particolare dei bambini. L’aumento dei fondi e l’attenzione agli aspetti sociali e relazionali rappresentano passi importanti verso una società più equa e inclusiva. Tuttavia, è fondamentale monitorare l’effettiva implementazione di queste misure e garantire che raggiungano realmente chi ne ha bisogno, superando le barriere burocratiche e territoriali.
