Dettagli sull’inchiesta e i patteggiamenti

La Procura di Napoli ha depositato una richiesta di giudizio immediato per 44 indagati coinvolti in un’inchiesta su presunte assunzioni fittizie di migranti stagionali. Di questi, 21 hanno optato per il patteggiamento, consentendo alle autorità di recuperare 300mila euro, che si sommano ai 2 milioni già sequestrati in precedenza. L’indagine ha subito un’accelerazione dopo la denuncia presentata dalla premier Giorgia Meloni alla Procura nazionale antimafia nel giugno 2024.

L’allarme lanciato da Giorgia Meloni

Un anno prima che l’inchiesta venisse alla luce, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni aveva sollevato preoccupazioni riguardo all’applicazione del decreto flussi per il triennio 2023-2025. Durante il ‘click day’, si era registrato un numero sproporzionato di domande di nulla osta al lavoro per extracomunitari provenienti da alcune regioni, in particolare la Campania, rispetto al numero dei potenziali datori di lavoro.

Il meccanismo fraudolento

L’inchiesta della Procura di Napoli ha coinvolto circa 40mila domande e ha portato all’emissione di 45 misure cautelari. A capo dell’organizzazione vi erano tre avvocati, ciascuno a capo di un CAF, e un poliziotto. L’organizzazione prevedeva il pre-caricamento delle domande attraverso gli SPID di imprenditori compiacenti, con i migranti che pagavano fino a 10mila euro per poter presentare la domanda. Successivamente, i migranti non venivano assunti, finendo così nella clandestinità.

I soggetti coinvolti e le loro scelte processuali

Tra coloro che hanno scelto di patteggiare figurano agenti della polizia municipale, avvocati, poliziotti e una quindicina di imprenditori. Altri 19 indagati saranno processati con il rito abbreviato, mentre quattro hanno optato per il processo ordinario. Il patteggiamento ha portato al sequestro di un appartamento a Sorrento, di proprietà di uno degli avvocati coinvolti, che sarebbe stato acquistato con i proventi illeciti.

Reazioni politiche

Il senatore e commissario di Fratelli d’Italia, Sergio Rastrelli, ha commentato la vicenda affermando che i fatti dimostrano come Giorgia Meloni avesse ragione nel sollevare il problema delle irregolarità legate al decreto flussi.

Riflessioni sull’inchiesta e il sistema di immigrazione

L’inchiesta sulle assunzioni fittizie di migranti stagionali in Campania mette in luce le fragilità del sistema di immigrazione e la necessità di controlli più rigorosi. Lo sfruttamento dei migranti, attirati con false promesse di lavoro, è un fenomeno inaccettabile che richiede un impegno congiunto da parte delle istituzioni e della società civile per contrastare ogni forma di illegalità e garantire il rispetto dei diritti umani.

Di veritas

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