“Il prezzo della legalità” svela le distorsioni del decreto flussi

L’inchiesta video “Il prezzo della legalità”, realizzata da Daman Singh, Bianca Turati e Iman Zaoin, si è aggiudicata il primo premio. L’indagine mette in luce le problematiche legate al decreto flussi nella gestione dei lavoratori stranieri nelle campagne del ragusano. Attraverso testimonianze dirette e un’analisi approfondita, l’inchiesta rivela come il sistema di reclutamento sia spesso viziato da irregolarità e abusi, alimentando lo sfruttamento e la marginalizzazione sociale.
La giuria, presieduta da Giuseppe Giulietti, ha elogiato l’inchiesta per aver “squarciato il velo sulle pratiche di reclutamento della manodopera straniera nell’agricoltura ragusana, mostrando l’uso fraudolento del decreto flussi”.

“La rotta delle mangrovie” premiata per l’analisi della crisi climatica

Il Premio Riccardo Laganà Biodiversity, Sustainability, Animal Welfare è stato assegnato a Novella Gianfranceschi e Niccolò Palla per l’inchiesta “La rotta delle mangrovie”. Il lavoro si concentra sugli effetti della crisi climatica sulla migrazione dal Senegal e sulle contraddizioni delle politiche europee in materia di cooperazione ed esternalizzazione delle frontiere. L’inchiesta offre una prospettiva critica sulle dinamiche complesse che legano cambiamenti climatici, migrazioni e politiche internazionali.

“Acqua in bocca” vince il Premio Libera Giovani

Il Premio Libera Giovani è stato vinto da Marianna Donadio e Dora Farina con l’inchiesta “Acqua in bocca”. L’indagine esplora i rapporti tra un’azienda nazionale israeliana e una partecipata romana nel settore delle tecnologie per l’acqua. Il premio è stato assegnato da 100 studenti di diversi istituti superiori della rete di Libera Piemonte, a testimonianza dell’importanza di sensibilizzare i giovani sui temi della legalità e della trasparenza.

Le altre inchieste finaliste

Oltre alle inchieste premiate, sono state finaliste anche:

  • “Gioco Sporco” di Ilenia Cavaliere e Alessandro Masella, un’indagine sul sistema di favoritismi e influenze politiche in un paese del sud pontino.
  • “Mea Culpa” di Marco Castellini e Chiara Garbin, un’inchiesta radio-podcast che esplora i retroscena dei Legionari di Cristo a partire da un caso di abusi su minori.

Tutte le inchieste finaliste dimostrano l’impegno e la professionalità dei giovani giornalisti investigativi italiani.

Riconoscimenti speciali e programmazione

Il giornalista Paolo Mondani di Report Rai3 ha ricevuto il Premio Baffo Rosso 2025, mentre la giornalista e scrittrice palestinese Rita Baroud è stata insignita del titolo di Testimone del Premio Roberto Morrione.
A partire da novembre, le inchieste video saranno trasmesse su Rainews24 nella rubrica investigativa Spotlight. L’inchiesta vincitrice, “Il prezzo della legalità”, sarà presentata a Roma il 20 novembre al Festival Eurovisioni.

Un premio che valorizza il futuro del giornalismo investigativo

Il Premio Roberto Morrione si conferma un’importante vetrina per i giovani talenti del giornalismo investigativo italiano. Le inchieste premiate, caratterizzate da rigore, coraggio e impegno civile, offrono uno sguardo critico e approfondito su temi cruciali per la società contemporanea, contribuendo a promuovere la consapevolezza e il cambiamento.

Di euterpe

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