Annullamento del sequestro per vizi procedurali

Il Tribunale del Riesame di Brescia ha accolto il ricorso degli ex carabinieri Giuseppe Spoto e Silvio Sapone, annullando il decreto di perquisizione e sequestro dei loro dispositivi elettronici. La decisione è stata motivata da vizi tecnico-procedurali riscontrati nel decreto originale. Questo significa che, secondo i giudici, la procedura seguita per la perquisizione e il sequestro non era conforme alle normative vigenti.

Restituzione dei dispositivi elettronici

Come già avvenuto per l’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti, anche a Spoto e Sapone sono stati restituiti tutti i dispositivi elettronici che erano stati sequestrati. Si tratta di telefoni, computer, hard disk, chiavette USB e altri strumenti digitali. La restituzione è una conseguenza diretta dell’annullamento del decreto di sequestro. Tuttavia, nel caso di Spoto, è stato confermato il decreto sui sequestri documentali.

Il contesto del caso Garlasco e l’indagine su Venditti

L’annullamento dei sequestri si inserisce nel contesto del filone bresciano del caso Garlasco, che vede indagato per corruzione in atti giudiziari l’ex procuratore Mario Venditti. Secondo l’accusa, Venditti avrebbe ricevuto denaro per scagionare Andrea Sempio nel 2017. Spoto e Sapone, all’epoca in servizio come carabinieri della polizia giudiziaria di Pavia, non sono indagati, ma sono stati coinvolti nelle indagini per presunti contatti e incontri con Sempio durante le indagini. Inoltre, sarebbero state riscontrate errori e omissioni nelle trascrizioni delle intercettazioni.

Dettagli sull’ordinanza del Tribunale del Riesame

Il collegio del Tribunale del Riesame, presieduto da Giovanni Pagliuca, ha ordinato la “restituzione” dei dispositivi a Sapone e, in parte, anche a Spoto. Le motivazioni complete dell’ordinanza saranno rese note entro 30 giorni. Questo lasso di tempo permetterà di comprendere appieno le ragioni che hanno portato all’annullamento del decreto e di valutare le implicazioni future per l’inchiesta.

Implicazioni e sviluppi futuri

L’annullamento del sequestro dei dispositivi agli ex carabinieri rappresenta un ostacolo per le indagini sul caso Garlasco. Sebbene non pregiudichi la posizione di Venditti, solleva interrogativi sulla validità delle prove raccolte tramite i dispositivi sequestrati. Sarà fondamentale attendere le motivazioni del Tribunale del Riesame per comprendere appieno le implicazioni di questa decisione e valutare i possibili sviluppi futuri dell’inchiesta.

Di veritas

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