La testimonianza dell’ex compagna
L’ex compagna di Gianluca Soncin, attualmente in carcere per il femminicidio di Pamela Genini, ha fornito una testimonianza cruciale in Procura a Milano. La donna ha confermato a verbale l’indole violenta e prevaricatrice del 52enne, corroborando quanto già emerso dagli atti dell’inchiesta. La sua deposizione è avvenuta nel pomeriggio, a seguito delle audizioni di un ex fidanzato della vittima, Andrea, e di due amiche, Nicole ed Elisa.
Denuncia per maltrattamenti e mancato processo
Nella sua testimonianza, l’ex compagna ha rivelato di aver denunciato Gianluca Soncin per maltrattamenti nel lontano 2011. Tuttavia, nonostante la gravità delle accuse, non si è mai arrivati a un processo a suo carico. La teste ha spiegato che tra i due c’è stata una “ricomposizione”, motivo per cui la vicenda non ha avuto un seguito giudiziario. La donna ha inoltre precisato di aver interrotto ogni tipo di rapporto con Soncin nel 2020.
Ulteriori indagini e testimonianze
Le indagini, condotte dalla Polizia e coordinate dall’aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, proseguono senza sosta. Nella giornata di domani, sono previste ulteriori audizioni di testimoni, al fine di raccogliere elementi utili a ricostruire la dinamica del femminicidio e a delineare il profilo psicologico di Gianluca Soncin.
Riflessioni sul caso
La testimonianza dell’ex compagna di Gianluca Soncin aggiunge un tassello importante al quadro accusatorio. La conferma della sua indole violenta, unita alla mancata celebrazione del processo per maltrattamenti, solleva interrogativi sulla gestione delle denunce e sulla necessità di una maggiore tutela delle vittime di violenza domestica. Questo caso, come molti altri, evidenzia l’importanza di non sottovalutare i segnali di allarme e di intervenire tempestivamente per prevenire tragedie come quella di Pamela Genini.
