Un’ondata di solidarietà dopo l’attentato
A meno di 48 ore dall’attentato incendiario che ha danneggiato la sua auto a Pomezia, Sigfrido Ranucci, giornalista e conduttore di Report, esprime gratitudine per le innumerevoli manifestazioni di affetto e solidarietà ricevute. “La tensione c’è, sicuramente, perché c’è stato cambio di passo rispetto alle minacce ricevute negli ultimi mesi”, ammette Ranucci, “ma c’è anche la soddisfazione per le incredibili testimonianze di affetto e solidarietà che continuano ad arrivare”.
Ranucci: “È bello essere considerato cittadino di tutti”
Il giornalista racconta di aver ricevuto messaggi di sostegno dalla Presidenza della Repubblica alla Presidenza del Consiglio, dall’Associazione nazionale magistrati alla Corte dei Conti, oltre a numerose offerte di cittadinanza onoraria. “Sto bene, ho dormito poche ore e ho trascorso un po’ di tempo a rispondere alle migliaia di messaggi ricevuti”, afferma Ranucci, sottolineando l’importanza di sentirsi parte di una comunità che lo sostiene.
Il caso Ranucci varca i confini nazionali
L’attentato a Ranucci ha suscitato l’attenzione dei media internazionali, dal New York Times al Guardian, e ha sollevato preoccupazioni a livello politico, con un intervento di Elly Schlein all’assemblea del Pse. Ranucci sottolinea che si tratta di “una battaglia per la libertà di stampa, che non deve prestarsi alla strumentalizzazione politica”, ricordando le vittime del giornalismo nel dopoguerra, colpite sia dalla “mano nera” che dalla “mano rossa”.
Il sostegno dei colleghi Rai
Un momento particolarmente toccante per Ranucci è stato il video realizzato dai colleghi Rai, dagli operatori alle maestranze, che hanno espresso il loro incoraggiamento e sostegno. “Per me che lavoro da trent’anni in quest’azienda è stato bellissimo”, confessa Ranucci, paragonando la mobilitazione a quella per Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, giornalisti Rai uccisi in Somalia nel 1994.
Presidio di solidarietà e impegno per il futuro
Oltre al sostegno virtuale, Ranucci ha ricevuto anche la solidarietà fisica, con un presidio di 400 persone riunite sotto la sua abitazione. Nonostante le minacce, il giornalista continua a lavorare alle nuove puntate di Report, che tornerà in onda su Rai3 a partire dal 26 ottobre, promettendo nuove inchieste e approfondimenti.
Un attacco alla libertà di stampa
L’attentato a Sigfrido Ranucci rappresenta un grave attacco alla libertà di stampa e al diritto di informare i cittadini. La solidarietà trasversale dimostrata nei confronti del giornalista è un segnale importante, ma è necessario che le autorità competenti facciano piena luce sull’accaduto e garantiscano la sicurezza di tutti coloro che si impegnano a raccontare la verità, senza cedere a intimidazioni o pressioni.
