La visione pessimistica di Ari Aster
Ari Aster, regista noto per i suoi film horror psicologici, ha presentato alla 20esima edizione della Festa del Cinema di Roma il suo ultimo lavoro, ‘Eddington’. Durante la presentazione, Aster ha espresso una visione pessimistica sulla situazione attuale degli Stati Uniti, affermando: “L’individualismo ci fa diffidare del resto del mondo e non ci permette di comunicare tra noi e per questo iniziamo a scontrarci. Per quanto riguarda il mio Paese gli Stati Uniti ho la sensazione che stiamo vivendo il crollo di un sistema più fragile di quanto avessi immaginato. Non so dove andremo a finire”.
‘Eddington’: uno sguardo grottesco sull’America
‘Eddington’, in uscita nelle sale con I Wonder Pictures in collaborazione con Wise Pictures, è un film che immerge lo spettatore nella provincia americana più grottesca. Con uno stile che ricorda i fratelli Coen, Aster affronta temi scottanti come il suprematismo bianco, il diritto alle armi, il movimento Black Lives Matter, le sette religiose e l’onnipresenza degli smartphone. Il tutto è ambientato nel contesto esistenziale della pandemia di Covid-19.
Smartphone come armi
Un elemento centrale del film è l’uso degli smartphone, descritti da Aster come “armi usate gli uni contro gli altri e, al tempo stesso, contro noi stessi”. Questa riflessione evidenzia come la tecnologia, sebbene possa essere uno strumento di connessione, possa anche diventare un mezzo di divisione e conflitto.
La trama: lotta politica e violenza
Il film è ambientato nel maggio del 2020, in piena pandemia, nella cittadina di Eddington, Nuovo Messico. In questo contesto, si sviluppa una lotta politica senza esclusione di colpi tra lo sceriffo Cross (Joaquin Phoenix), suprematista e intollerante, e il sindaco García (Pedro Pascal). Cross, animato da valori radical-repubblicani, decide di candidarsi contro García, scatenando una serie di eventi che culminano in un finale iper violento e splatter. La moglie di Cross, Luisa (Emma Stone), aggiunge un ulteriore elemento di inquietudine con il suo hobby di costruire bambole semi-horror.
Un western-horror-thriller contemporaneo
‘Eddington’ si presenta come un western-horror-thriller contemporaneo, prodotto dalla A24, in cui le idee dell’aspirante sindaco si traducono in azione, armi e sangue. Il film offre uno spaccato crudo e disturbante della società americana, mettendo in discussione i suoi valori e le sue contraddizioni.
Riflessioni sulla fragilità del sistema
Il film di Ari Aster, ‘Eddington’, non è solo un’opera di intrattenimento, ma anche una riflessione profonda sulla fragilità del sistema americano. Attraverso una narrazione grottesca e violenta, il regista mette in luce le divisioni sociali, il potere della tecnologia e la precarietà della democrazia. Un’opera che invita lo spettatore a interrogarsi sul futuro degli Stati Uniti e del mondo intero.
