L’appello di Confindustria per una visione strategica

Durante l’assemblea annuale dell’Unione industriali di Torino, il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha lanciato un appello al governo italiano per l’adozione di un piano industriale di ampio respiro. Orsini ha evidenziato come la prima bozza del Documento di Economia e Finanza (DEF) non rifletta adeguatamente l’urgenza di una crescita coraggiosa e strutturata. “Serve coraggio, perché il coraggio dello sviluppo della crescita è fondamentale ma nella prima bozza del Def non l’abbiamo letta”, ha affermato.

Apprezzamento per l’attenzione del Governo alle imprese

Nonostante le iniziali riserve, Orsini ha espresso apprezzamento per le successive dichiarazioni del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, che ha posto le imprese e l’industria al centro della legge di bilancio. “Ho apprezzato le parole del presidente del Consiglio Giorgia Meloni, dove ha messo al centro in questa legge di bilancio le imprese e l’industria”, ha dichiarato Orsini, aprendo a una collaborazione costruttiva con l’esecutivo.

Un piano industriale triennale per la competitività

Orsini ha sottolineato l’importanza di una pianificazione a lungo termine, proponendo un piano industriale triennale che offra una visione chiara e stabile per il futuro del Paese. “Noi siamo pronti da oggi a lavorare proprio con la presidenza del Consiglio e con il governo perché ci sia un piano industriale del Paese – ha aggiunto -. Abbiamo sempre chiesto che non siano misure a un anno ma siano misure a tre anni perché per noi è fondamentale avere una visione del Paese nella sua interezza”. Tale piano dovrebbe incentivare le imprese a crescere, innovare e migliorare le proprie performance, specialmente in un contesto globale sempre più competitivo.

La sfida della competizione globale

Il presidente di Confindustria ha posto l’accento sulla crescente competizione con gli Stati Uniti, che attraggono investimenti e imprese, e con la Cina, che mostra una forte crescita verso l’Europa. “Abbiamo sfide importanti che sono anche l’essere competitivi verso gli Stati Uniti, che tutti i giorni cercano di attrarre là le nostre imprese – ha rimarcato -. Essere competitivi anche con un mercato cinese che avendo avuto uno stop dalla Cina, nei primi sei mesi dell’anno ha fatto +14% verso l’Europa”. Per affrontare queste sfide, Orsini ha insistito sulla necessità di incentivare le imprese italiane a investire nella crescita e nell’innovazione.

Incentivare la crescita e l’innovazione

Orsini ha concluso il suo intervento sottolineando che l’incentivo alla crescita non si traduce in una semplice erogazione di fondi, ma in un supporto strategico agli imprenditori in un momento di difficoltà. Questo sostegno mirato può stimolare investimenti cruciali per la crescita e la competitività del Paese. “Per essere competitivi dobbiamo crescere, innovare e saper essere comunque performanti – ha concluso -. Per fare questo serve incentivare la nostra impresa a crescere, che non vuol dire essere quelli che prendono soldi, ma vuol dire incentivare i nostri imprenditori in un momento di difficoltà come questa, così riusciamo a creare investimenti per la crescita”.

Riflessioni sulla necessità di una politica industriale lungimirante

L’appello di Confindustria evidenzia una criticità fondamentale: la necessità di una politica industriale che vada oltre le misure tampone e offra una visione strategica a lungo termine. In un contesto globale in rapida evoluzione, l’Italia deve agire con coraggio e determinazione per sostenere le proprie imprese e garantire un futuro di crescita e prosperità. Un piano industriale triennale, come proposto da Orsini, potrebbe rappresentare un passo importante in questa direzione, a patto che sia accompagnato da misure concrete e da un impegno reale da parte di tutti gli attori coinvolti.

Di atlante

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