Allegri propone accorpamento soste per ridurre infortuni: “Novembre e marzo periodi a rischio”

L’allarme infortuni e la proposta di Allegri

In seguito ai recenti infortuni che hanno colpito i giocatori del Milan, Rabiot e Pulisic, durante gli impegni con le rispettive nazionali, Massimiliano Allegri ha espresso la sua preoccupazione per l’alto numero di infortuni che si verificano durante le soste internazionali. Entrambi i giocatori, come confermato dal tecnico rossonero, non saranno disponibili prima della prossima pausa del campionato. La situazione in infermeria resta da valutare per quanto riguarda Nkuku, mentre Saelemaekers sembra essere recuperato e disponibile per le prossime partite.

Nessuna polemica, ma soluzioni concrete

Nonostante la frustrazione per gli infortuni, Allegri ha scelto di non alimentare polemiche sterili, sottolineando come le proteste non possano riportare in campo i giocatori infortunati. Tuttavia, il tecnico ha avanzato una proposta costruttiva: accorpare le soste nazionali, in modo da creare periodi di riposo più lunghi per i giocatori e ridurre il rischio di infortuni. Allegri ha inoltre evidenziato come le soste di novembre e marzo siano statisticamente le più pericolose per l’integrità fisica dei calciatori.

Anticipare le partite serali per favorire il recupero

Oltre alla proposta di accorpamento delle soste, Allegri ha suggerito un’altra misura per favorire il recupero dei giocatori: anticipare le partite serali alle ore 20:00. Questo accorgimento, secondo il tecnico, permetterebbe ai giocatori di avere più tempo per riposare e recuperare energie, riducendo il rischio di infortuni dovuti alla stanchezza e allo stress fisico.

Un approccio pragmatico per tutelare i giocatori

Le dichiarazioni di Massimiliano Allegri riflettono un approccio pragmatico e orientato alla ricerca di soluzioni concrete per tutelare l’integrità fisica dei giocatori. La proposta di accorpamento delle soste nazionali e di anticipo delle partite serali rappresenta un tentativo di mitigare i rischi legati al calendario fitto di impegni e alle trasferte internazionali, che spesso mettono a dura prova i calciatori.