Previsioni pessimistiche per il mercato europeo nel 2025

Il mercato automobilistico europeo si prepara ad affrontare un periodo di stagnazione. Secondo le previsioni presentate da Emanuele Cordone di AlixPartners durante il Forum AutoMotive di Milano, nel 2025 si prevede una contrazione del 2%, portando il volume totale a 18,3 milioni di veicoli. Questa flessione rappresenta una sfida significativa per un settore già provato da anni di crisi, tra pandemia, scarsità di componenti e transizione verso l’elettrico.

L’ascesa inesorabile dei costruttori cinesi

Mentre il mercato europeo fatica a riprendersi, i costruttori cinesi continuano la loro avanzata inarrestabile. Le stime di AlixPartners indicano un aumento della loro quota di mercato dall’8% del 2024 al 13% nel 2030. Questo significa che, entro la fine del decennio, i produttori cinesi venderanno 0,8 milioni di veicoli in più, assorbendo praticamente tutta la crescita del mercato. A farne le spese saranno i costruttori europei, la cui quota di mercato è destinata a calare dal 62% al 58%.

Produzione al minimo storico e profittabilità in calo

La situazione è resa ancora più critica dalla bassa produzione e dal sottoutilizzo degli impianti. In Europa, l’utilizzo delle fabbriche è diminuito di circa il 20%, mentre in Italia il calo raggiunge il 40%. Questo si traduce in un drastico calo del livello di saturazione degli impianti, con conseguenze negative sulla profittabilità dei costruttori europei e americani. Al contrario, i player cinesi stanno migliorando i propri margini, grazie a prodotti competitivi e tecnologicamente avanzati.

L’elettrico fatica a decollare

Nonostante gli sforzi e gli investimenti, la crescita dei veicoli elettrici (BEV) è ancora modesta e lontana dagli obiettivi del Green Deal. L’offerta di nuovi modelli è prevista in aumento nel periodo 2025-2027, ma la differenza di prezzo rispetto ai veicoli tradizionali rimane significativa, soprattutto nei segmenti A e B. Una possibile soluzione potrebbe essere rappresentata dai veicoli con range extender (REEV), che potrebbero favorire una maggiore diffusione dell’elettrico, superando l’ansia da autonomia e offrendo una maggiore flessibilità d’uso.

Il mercato italiano segue il trend europeo

Anche il mercato italiano dell’automotive risente delle difficoltà del settore. Per quest’anno si prevede un calo del 3%, con un volume di vendite pari a 1,7 milioni di veicoli. Nei prossimi anni è atteso un modesto recupero, con una crescita intorno all’1% fino al 2030. Anche in Italia, i brand cinesi stanno guadagnando terreno, grazie a un’offerta di prodotti competitivi e tecnologicamente avanzati, che attraggono sempre più consumatori.

Uno scenario complesso e in rapida evoluzione

La situazione del mercato auto europeo è complessa e in rapida evoluzione. La contrazione prevista nel 2025, l’ascesa dei costruttori cinesi e la difficoltà dell’elettrico a decollare rappresentano sfide importanti per i produttori europei. Per affrontare questo scenario, è necessario un cambio di strategia, con investimenti in nuove tecnologie, una maggiore attenzione alla competitività dei prezzi e una partnership con i player cinesi. Solo così sarà possibile difendere la leadership europea nel settore automobilistico.

Di davinci

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