La Percezione della Povertà Alimentare tra gli Adolescenti

Una recente indagine nazionale condotta da ActionAid, in collaborazione con Webbon Lab, ha messo in luce una realtà preoccupante tra gli adolescenti italiani: quasi 3 su 10 percepiscono la presenza di persone che non hanno abbastanza da mangiare nella propria zona. Il dato ancora più allarmante è che il 73% degli intervistati ritiene che in Italia non tutti abbiano le stesse opportunità di accedere a un’alimentazione sana ed equilibrata.
Questi risultati sottolineano come la povertà alimentare non sia solo una questione di disponibilità e prezzo del cibo, ma anche di relazioni sociali, identità personale e salute mentale. La possibilità di scegliere cosa, come, quando e con chi mangiare diventa un fattore cruciale per il benessere degli adolescenti.

Influenza della Pubblicità e Disagio Sociale

L’indagine ha inoltre evidenziato come il 41% degli adolescenti si senta spinto ad acquistare cibi pubblicizzati, mentre il 35% prova disagio nel confrontarsi con ciò che gli altri mostrano di mangiare sui social media. Questo mette in luce l’influenza esercitata dalla pubblicità e dai modelli alimentari promossi online, che possono acuire le disuguaglianze e generare sentimenti di inadeguatezza tra i giovani.
Quando la scelta alimentare è limitata, il disagio si traduce in esclusione dalla socialità e perdita di dignità, con conseguenze negative sull’autostima e sul benessere psicologico degli adolescenti. La povertà alimentare assume quindi molteplici sfaccettature, che vanno al di là della semplice mancanza di cibo.

Rinunce Silenziose e Strategie di Adattamento

Un’ulteriore analisi, intitolata “Il malessere invisibile di non poter scegliere”, realizzata da ActionAid insieme all’Università degli Studi di Milano e Percorsi di Secondo Welfare, ha raccolto le voci di ragazze e ragazzi che vivono nelle aree metropolitane di Milano, Roma e Napoli. Da queste interviste emergono rinunce silenziose e strategie per normalizzare la mancanza di opportunità.
Molti adolescenti evitano inviti e momenti conviviali per non pesare sugli altri, mentre alcuni dichiarano di non avere fame per lasciare cibo ai fratelli. Altri ancora si prendono cura dei più piccoli o cucinano per la famiglia, assumendosi responsabilità che non dovrebbero gravare sulle loro spalle. Queste rinunce rappresentano una frattura nella socialità e possono lasciare segni profondi sulla dignità e sul benessere psicologico dei giovani.

Oltre la Distribuzione di Cibo: Politiche Strutturali e Welfare

ActionAid sottolinea che per sostenere davvero gli adolescenti è necessario andare oltre la semplice distribuzione di cibo. Servono politiche strutturali di protezione sociale, come reddito, casa, lavoro dignitoso e servizi essenziali, affiancate da mense scolastiche universali e da politiche alimentari capaci di garantire a tutte e tutti l’accesso a cibo adeguato e di qualità.
Sul territorio esistono esperienze importanti di solidarietà e innovazione, ma non basta rafforzare le filiere dell’assistenza. È necessario un welfare più forte, capace di garantire diritti e non solo di rispondere ai bisogni, per contrastare efficacemente la povertà alimentare e promuovere il benessere degli adolescenti italiani.

Riflessioni sulla Povertà Alimentare e il Futuro degli Adolescenti

La povertà alimentare tra gli adolescenti italiani è un problema complesso che richiede un approccio multidimensionale. Non si tratta solo di garantire l’accesso al cibo, ma di promuovere un’alimentazione sana e consapevole, contrastare le disuguaglianze sociali e sostenere il benessere psicologico dei giovani. È fondamentale investire in politiche strutturali di protezione sociale e in un welfare più forte, capace di garantire diritti e opportunità a tutti gli adolescenti, affinché possano crescere in modo sano e realizzare il loro pieno potenziale.

Di veritas

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