Un’inaugurazione sull’acqua tra tradizione e innovazione

La Biennale Musica di Venezia, sotto la direzione di Caterina Barbieri, si prepara ad aprire i battenti sabato 11 ottobre con un evento inaugurale che promette di essere un’esperienza immersiva e multisensoriale. Al centro della scena, il corteo musicale d’acqua ‘Cry of Our Guardian Star’, commissionato all’artista multidisciplinare Chuquimamani-Condori, Leone d’Argento di questa edizione. Il festival, intitolato ‘La Stella Dentro’, invita a esplorare l’infinito potenziale della musica, superando confini di genere e generazione.

‘Cry of Our Guardian Star’: un dialogo tra culture ancestrali e contemporanee

‘Cry of Our Guardian Star’ è una processione che intende far risuonare le “cerimonie d’acqua” di ieri e di oggi, collegando le tradizioni ancestrali della cosmologia aymara di Chuquimamani-Condori con il tessuto sociale veneziano e il suo universo giovanile, in particolare il fenomeno dei “barchini”. Nove piccole imbarcazioni amplificate, trasformate in strumenti musicali galleggianti, daranno vita a un corteo che partirà dal canale di Sant’Elena alle 18:00 per concludersi all’interno dell’Arsenale, di fronte all’Isolotto, con un concerto live del duo Los Thuthanaka, composto da Chuquimamani-Condori e suo fratello Joshua Chuquimia Crampton.

Chuquimamani-Condori: un’artista tra radici andine e sperimentazione sonora

Conosciuta in precedenza come Elysia Crampton, Chuquimamani-Condori rivendica con orgoglio le sue origini nella cultura andina Aymara, proveniente dalle sponde del lago Titicaca, crocevia tra Bolivia, Perù e Cile. Il suo ultimo lavoro, l’album digitale DJ E, è descritto dall’artista come “il suono delle nostre cerimonie d’acqua, quaranta bande che suonano le loro melodie tutte insieme per creare la cacofonia della prima aurora e il richiamo della nostra stella, Chuqi Chinchay”. L’immersione nelle proprie radici è la fonte della sua cifra stilistica unica, che intreccia tradizione e avanguardia, ritmi ancestrali e sperimentazione elettronica, in una complessa fusione di elementi pre e post coloniali e digitali, superando ogni linearità spazio-temporale.

Una serata inaugurale ricca di prime assolute

La serata inaugurale della Biennale Musica non si limita al solo corteo acquatico. A partire dalle 21:00, il Teatro alle Tese ospiterà tre concerti in prima assoluta, che esploreranno universi sonori differenti. Il chitarrista portoghese Rafael Toral presenterà ‘Traveling Light’, un dialogo tra la sua chitarra e un ensemble acustico. A seguire, il sassofonista norvegese Bendik Giske si esibirà con ‘Into the Blue’, mentre la musicista belga-congolese Nkisi (alias Melika Ngombe Kolongo) presenterà ‘Anomaly Index’, un’evoluzione della sua ricerca nell’ambito dell’archeologia sonora etnografica.

Rafael Toral e ‘Traveling Light’: un’esplorazione delle armonie jazz

‘Traveling Light’ rappresenta un ulteriore passo nell’esplorazione di Rafael Toral delle armonie jazz, attraverso le possibilità espressive della chitarra in dialogo con solisti acustici. Accompagnato dal clarinettista José Bruno Parrinha, dal sassofonista Rodrigo Amado, dal flicornista Yaw Tembe e dalla flautista Clara Saleiro, Toral traccia un nuovo percorso nel suo universo musicale in continua evoluzione. Questo progetto è stato sviluppato parallelamente all’album del 2024, ‘Spectral Evolution’, che ha segnato il ritorno di Toral alla chitarra elettrica dopo anni dedicati all’elettronica e al free jazz. Il concerto di Toral, figura eclettica della musica sperimentale, sarà trasmesso in diretta da Rai Radio 3 (Radio 3 Suite).

Bendik Giske e ‘Into the Blue’: superare i confini del sassofono

‘Into the Blue’ è la nuova creazione di Bendik Giske, artista noto per aver spinto oltre i confini espressivi del sassofono. La sua performance promette di essere un’esperienza sonora unica, che esplora le potenzialità inesplorate dello strumento.

Un festival che celebra la diversità e l’innovazione musicale

La Biennale Musica di Venezia si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti della musica contemporanea e sperimentale. L’attenzione alla diversità culturale e alla sperimentazione sonora, unita alla valorizzazione delle tradizioni ancestrali, rende questa edizione particolarmente stimolante e significativa. L’inaugurazione con ‘Cry of Our Guardian Star’ è un invito a riflettere sul potere della musica di connettere culture e generazioni, creando un dialogo tra passato e futuro.

Di euterpe

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