Un omaggio al ‘divino’ Guido Reni
I Musei Reali di Torino ospitano una mostra imperdibile dedicata a Guido Reni, soprannominato ‘il divino’, in occasione del 450° anniversario della sua nascita. La rassegna, intitolata “Il ‘divino’ Guido Reni nelle collezioni sabaude e sugli altari del Piemonte”, si terrà nello Spazio Scoperte, al secondo piano della Galleria Sabauda, e sarà aperta al pubblico fino al 18 gennaio 2026.
Un percorso attraverso le fasi artistiche
Curata da Annamaria Bava e Sofia Villano, la mostra presenta venti opere tra dipinti, disegni e incisioni, offrendo un panorama completo delle diverse fasi della carriera di Guido Reni, dagli esordi giovanili alla piena maturità artistica. Il nucleo principale delle opere proviene dalle collezioni dei Musei Reali, arricchito da tre importanti prestiti dal territorio piemontese e dal Musée des Augustins di Tolosa.
Restauri e riscoperte
Uno dei momenti salienti della mostra è la presentazione, per la prima volta dopo un accurato restauro, della pala raffigurante l’Assunzione della Vergine, riscoperta nella chiesa parrocchiale di Abbadia Alpina, frazione di Pinerolo (Torino). Quest’opera testimonia la prima attività romana dell’artista e rappresenta una preziosa aggiunta al corpus delle sue opere conosciute.
Tesori dalle collezioni sabaude
Tra le opere esposte, spiccano la tela con San Maurizio che riceve la palma del martirio, proveniente dal Santuario di Santa Maria dei Laghi di Avigliana (Torino), e un piccolo olio su rame raffigurante un’allegoria della Fama, appartenuto alla duchessa di Savoia Cristina di Francia. Quest’ultimo potrebbe essere stato un dono del marchese Filippo San Martino d’Agliè, suo consigliere, alla fine del 1638.
Capolavori dalle collezioni reali
La Galleria Sabauda espone anche opere confluenti nelle collezioni reali dopo la morte di Guido Reni, grazie all’acquisto di re Carlo Emanuele III. Tra queste, il San Giovanni Battista, capolavoro della tarda maturità dell’artista, il San Girolamo e la Morte di Lucrezia. Dalle raccolte del ramo cadetto dei Savoia Carignano proviene, invece, il quadro raffigurante una Lotta tra amorini e putti baccanti, trasferito nel Palazzo Reale di Torino nel 1831 per volere di re Carlo Alberto.
La nuova direttrice
La nuova direttrice dei Musei Reali, Paola D’Agostino, ha espresso il suo entusiasmo per il nuovo incarico e ha sottolineato l’importanza dello Spazio Scoperte come momento cruciale del percorso di visita. Ha inoltre elogiato l’impegno e il lavoro di gruppo che caratterizzano l’istituzione.
Un’occasione per riscoprire un maestro
La mostra dedicata a Guido Reni ai Musei Reali di Torino rappresenta un’opportunità unica per approfondire la conoscenza di un artista che ha segnato la storia dell’arte italiana. L’esposizione offre una panoramica completa della sua produzione, mettendo in luce la sua versatilità e la sua capacità di innovare, e valorizza il patrimonio artistico del territorio piemontese.
