Un ritorno spaziale che celebra un’icona
Il grido di battaglia “Alabarda spaziale!” risuona nuovamente nelle case degli italiani. Ufo Robot Goldrake, pietra miliare dell’animazione giapponese, festeggia il suo cinquantesimo anniversario con una riproposizione su Rai2 ogni domenica pomeriggio. L’accoglienza entusiasta delle prime puntate originali ha assicurato la sua permanenza nel palinsesto, confermando il fascino intramontabile di questo pioniere dei manga televisivi.
Goldrake, arrivato in Italia il 4 aprile 1978 su Rai 2, ha segnato un’epoca, introducendo un immaginario inedito e rivoluzionario. Lontano dalle atmosfere fiabesche tradizionali, l’anime ha affrontato temi complessi come la guerra e la violenza, pur rimanendo ancorato all’avventura fantascientifica. Un’innovazione che ha suscitato dibattiti e acceso la passione di generazioni di spettatori.
La magia della musica e delle voci originali
Un elemento distintivo di Goldrake è senza dubbio la sua colonna sonora, con la celeberrima sigla composta da Vince Tempera e interpretata da Massimo Luca con gli Actarus, gruppo in cui militava anche Fabio Concato. Tempera ricorda come la serie richiedesse un approccio musicale inedito, in contrasto con le sonorità più tradizionali dello Zecchino d’Oro. L’arrangiamento in stile discoteca, unito al testo di Luigi Albertelli, ha dato vita a un successo discografico straordinario, aprendo la strada a un nuovo genere di sigle televisive.
La serie classica viene riproposta con il doppiaggio originale, che vede voci indimenticabili come Romano Malaspina, Giorgio Locuratolo, Rosalinda Galli ed Elio Zamuto. Gli episodi, restaurati con colori vividi e dettagli migliorati, includono anche tre puntate inedite mai trasmesse prima dalla Rai. Un’occasione unica per rivivere le emozioni originali o per scoprire per la prima volta questo capolavoro dell’animazione giapponese, disponibile anche su RaiPlay.
Un omaggio alla cultura pop e alla memoria storica
La trama narra l’epica battaglia di Actarus e del suo robot Goldrake contro le forze malvagie di Re Vega per salvare il pianeta Terra. Una storia di coraggio, sacrificio e speranza che ha conquistato il cuore di milioni di spettatori.
Adriano De Maio, direttore della direzione Cinema e Serie tv della Rai e appassionato della serie, sottolinea come Goldrake non sia solo un ritorno, ma un vero e proprio omaggio alla memoria storica e alla cultura pop che ha plasmato intere generazioni. Un appuntamento imperdibile per tutti gli amanti della serie e per chiunque desideri riscoprire o vivere per la prima volta l’emozione di uno dei robot più iconici della storia dell’animazione.
Un’eredità culturale senza tempo
Il ritorno di Goldrake non è solo un’operazione nostalgia, ma una testimonianza della forza di un’opera che ha saputo attraversare il tempo, rimanendo attuale e capace di parlare alle nuove generazioni. La sua riproposizione offre l’opportunità di riflettere sull’impatto culturale dell’animazione giapponese e sulla sua capacità di affrontare temi universali con un linguaggio innovativo e coinvolgente. Goldrake rappresenta un patrimonio culturale da preservare e valorizzare, un simbolo di un’epoca in cui la fantasia e l’immaginazione potevano ancora cambiare il mondo.
