La cruda realtà: dati allarmanti sulla condizione delle bambine nel mondo
L’11 ottobre, la Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze, è un’occasione per riflettere sulla condizione di milioni di bambine in tutto il mondo. I dati diffusi dall’Unicef sono impietosi: 1 ragazza su 5 si sposa durante l’infanzia, 122 milioni non frequentano la scuola, e quasi 4 su 10 non completano la scuola secondaria superiore. Inoltre, quasi 1 ragazza su 4 tra i 15 e i 19 anni che ha avuto una relazione ha subito violenza dal partner, e più di un terzo degli adolescenti crede che un marito sia giustificato a picchiare la moglie in determinate circostanze. Questi numeri evidenziano una diffusa violazione dei diritti delle bambine e delle ragazze, che necessita di interventi urgenti e mirati.
L’appello dell’Unicef: Sostenere le ragazze per un futuro migliore
Nicola Graziano, presidente di Unicef Italia, ha sottolineato l’importanza di questa giornata per “celebrare le bambine di tutto il mondo, amplificare le loro voci, le loro azioni e la loro leadership”. Ha inoltre ribadito che “sostenere e valorizzare le ragazze è una delle scelte più lungimiranti che possiamo fare, poiché porta grandi benefici a loro e alle comunità in cui vivono”. L’Unicef collabora con gruppi e associazioni guidate da ragazze per promuovere un mondo in cui le loro voci siano ascoltate e seguite da azioni concrete nella definizione delle politiche e nella risposta umanitaria. L’inclusione delle bambine, secondo l’Unicef, porta benefici a tutti.
L’impegno del Ministero dell’Istruzione: Promuovere la cultura del rispetto a partire dalla scuola
Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha espresso il suo impegno a “promuovere la cultura del rispetto, a combattere le discriminazioni e a valorizzare i talenti di bambine e ragazze” a partire dalla scuola. Ha sottolineato che “garantire una vera parità di diritti è fondamentale non solo per costruire una società più giusta ma anche più moderna grazie allo straordinario contributo delle donne nei diversi campi della vita sociale ed economica”. Il Ministro ha concluso con un augurio alle future donne, invitandole a non perdere mai la fiducia in loro stesse.
Save the Children: I tagli agli aiuti umanitari colpiscono duramente le ragazze nei paesi più disagiati
Un’analisi di Save the Children rivela che circa 167 milioni di ragazze che vivono nei paesi con le maggiori disuguaglianze di genere pagheranno il prezzo più alto dei tagli agli aiuti umanitari internazionali. Secondo l’organizzazione, 17 dei 20 paesi più colpiti dalla stretta sugli aiuti nel 2025 sono anche classificati come “scarsi” o “molto scarsi” in termini di uguaglianza di genere. Questo significa che le ragazze in questi paesi vedono ridotte le opportunità di vedere tutelati i propri diritti fondamentali, come l’accesso all’istruzione, e sono costrette a fronteggiare rischi crescenti di violenza ed esclusione. Tra le più penalizzate ci sono le ragazze che vivono in Giamaica, Eswatini e Namibia, a causa della combinazione tra riduzione degli aiuti pro capite e disuguaglianza di genere. I tagli agli aiuti arrivano in un anno già drammatico, con milioni di ragazze colpite da disastri naturali e conflitti. Nonostante queste emergenze, gli aiuti globali sono diminuiti del 14%, con una perdita di circa 22 miliardi di dollari destinati a programmi essenziali. Save the Children sottolinea che nessun paese è sulla buona strada per raggiungere l’uguaglianza di genere entro il 2030, un obiettivo fondamentale per costruire società più eque e pacifiche.
Un impegno globale per un futuro di parità
La Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze ci ricorda l’urgenza di un impegno globale per garantire i diritti e le opportunità per tutte le bambine. I dati allarmanti sulla violenza, la mancata istruzione e i matrimoni precoci ci spingono a intensificare gli sforzi per proteggere e sostenere le ragazze in tutto il mondo. È fondamentale che i governi, le organizzazioni internazionali e la società civile collaborino per promuovere politiche e programmi che favoriscano l’uguaglianza di genere, l’accesso all’istruzione, la protezione dalla violenza e la partecipazione delle ragazze alla vita pubblica. Solo così potremo costruire un futuro più giusto e prospero per tutti.
