Blitz a Cortina e Roma: sgominata rete criminale
Un’importante operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Venezia ha portato all’arresto di tre persone accusate di estorsione aggravata dal metodo mafioso. I carabinieri di Cortina d’Ampezzo, Belluno e Roma hanno eseguito i provvedimenti restrittivi nelle località di Cortina d’Ampezzo e Roma, smantellando un gruppo criminale che mirava a infiltrarsi nel tessuto economico e sociale della rinomata località turistica veneta.
Dalla droga agli appalti olimpici: l’escalation criminale
L’indagine, avviata nel 2022 dalla Procura di Belluno per un traffico di droga, ha rivelato un quadro più ampio e preoccupante. Due fratelli romani, con precedenti penali e legami con gli “Irriducibili” della Lazio, tra cui Fabrizio Piscitelli, alias “Diabolik”, avevano esteso la loro influenza a Cortina d’Ampezzo. La loro strategia criminale si sviluppava per fasi: prima il controllo dello spaccio di droga, poi l’imposizione nel settore della movida e, infine, il tentativo di inserirsi negli appalti per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026.
Metodi mafiosi e intimidazioni: il terrore a Cortina
I fratelli romani, presentandosi come “boss” della malavita romana, hanno instaurato un clima di terrore a Cortina. Le indagini hanno svelato episodi di estorsione, minacce di morte e aggressioni. Tra questi, il sequestro di un assuntore di droga moroso, pestaggi a dipendenti di locali che non si allineavano ai loro voleri e minacce al titolare di un rifugio per imporre i propri servizi. Un organizzatore di eventi è stato addirittura portato in un bosco, picchiato e minacciato con una pistola per costringerlo a cessare attività non autorizzate dal gruppo.
Tentativo di infiltrazione politica: il sostegno elettorale offerto e rifiutato
Gli indagati hanno tentato anche di infiltrarsi nella politica locale, offrendo il proprio sostegno (non richiesto né accettato) a un membro della Giunta comunale prima delle elezioni del 2022, con l’obiettivo di ottenere l’assegnazione di appalti per i lavori pre-olimpici. Dopo le elezioni, non avendo ottenuto riscontri positivi, hanno inviato un messaggio minatorio all’amministratore, rivendicando un presunto sostegno elettorale mai provato e chiedendo l’assegnazione di lavori, richiesta che è stata fermamente rifiutata.
Un campanello d’allarme per la sicurezza e l’integrità delle Olimpiadi
L’operazione di Cortina d’Ampezzo evidenzia la necessità di mantenere alta la guardia contro le infiltrazioni criminali, soprattutto in vista di grandi eventi come le Olimpiadi invernali del 2026. È fondamentale rafforzare i controlli e i meccanismi di prevenzione per garantire la sicurezza dei cittadini e l’integrità degli appalti pubblici, preservando il valore e la reputazione di un evento sportivo di portata internazionale.
