Interruzione del Viaggio e Accuse di Attacco
La Flotilla bis, composta da imbarcazioni della Freedom Flotilla Coalition e otto barche a vela di Thousands Madleens, è stata bloccata all’alba a circa 120 miglia nautiche dalla Striscia di Gaza. L’allarme è scattato quando era ancora buio, con accuse di un attacco da parte di Israele e tentativi di deviare la rotta della spedizione. Le comunicazioni con le 145 persone a bordo, tra cui medici, infermieri e giornalisti, si sono interrotte poco dopo.
Reazione di Israele e Assistenza Consolare
Israele ha confermato l’intercettazione della flottiglia, definendola un “vano tentativo di violare il blocco navale legale”. Il ministero degli Esteri israeliano ha assicurato che i passeggeri sono sani e salvi e saranno espulsi tempestivamente. Il vicepremier italiano Antonio Tajani ha promesso assistenza consolare e ha richiesto al governo israeliano di garantire il rispetto dei diritti individuali fino all’espulsione.
Dettagli sull’Equipaggio e le Imbarcazioni
Tra le persone a bordo, nove erano italiani. Una delle imbarcazioni, la Soul of my Soul, batteva bandiera italiana e trasportava latte in polvere per neonati destinato a Gaza. A bordo si trovavano figure professionali come Lorenzo Bresciani, neurologo dell’ospedale di Padova, e attivisti come Beatrice Lio e Lorenzo Mollicone. Sulla Conscience, l’imbarcazione principale, erano presenti Riccardo Corradini, medico e protagonista del documentario “Erasmus a Gaza”, e Vincenzo Fullone, fondatore di un’agenzia di comunicazione nella Striscia.
Reazioni Politiche e Mobilitazioni
L’intercettazione della flottiglia ha suscitato forti reazioni politiche. Elly Schlein, leader del Pd, ha criticato il governo israeliano per aver violato il diritto internazionale. Laura Boldrini e altri esponenti del Pd hanno promosso un’interrogazione parlamentare al ministro Tajani. La Freedom Flotilla ha invitato a mobilitazioni in diverse città a sostegno della causa palestinese.
Intervento Legale e Accuse di Rapimento
Il team legale internazionale di Adalah si è diretto al porto di Ashdod per monitorare l’arrivo degli attivisti. Gli avvocati hanno riferito di un attacco da parte di un elicottero militare israeliano e dell’abbordaggio simultaneo delle barche a vela. Thousand Madleens ha definito l’azione un “atto di rapimento su territorio italiano”, data la presenza di una barca con bandiera italiana.
Riflessioni sulla Crisi Umanitaria a Gaza
La vicenda della Freedom Flotilla bis evidenzia la persistente crisi umanitaria nella Striscia di Gaza e le complesse dinamiche del conflitto israelo-palestinese. Mentre Israele giustifica il blocco navale con ragioni di sicurezza, le organizzazioni umanitarie e gli attivisti denunciano le gravi conseguenze sulla popolazione civile. La comunità internazionale è chiamata a trovare soluzioni per garantire l’accesso agli aiuti umanitari e promuovere una pace duratura nella regione.
